Cinematica del funzionamento del server batch 

Introduzione

La gestione degli stock di Sage X3 è, nella versione 140, organizzata sulla nozione di riga di stock.

Una riga di stock è il più piccolo raggruppamento di articoli in stock identificabile fisicamente (ossia che lo si possa identificare dal punto di vista delle proprie caratteristiche fisiche o di ubicazione).

Contrariamente alla versione 130, dove esistevano delle nozioni di aggregazione abbastanza complesse da gestire a da controllare, nella versione 140, la gestione degli stock si basa sull'aggregazione naturale su criteri fisici di articoli a magazzino.

Ciò significa, per esempio, che se due insiemi di articoli identici stoccati su due ubicazioni differenti si spostano su una stessa ubicazione, non identificati da matricola, aventi lo stesso lotto, lo stesso stato e tutte le altre caratteristiche identiche, il risultato sarà una riga di stock unica. Al contrario, se una parte degli articoli di una riga di stock cambia di stato, la riga di stock deve essere automaticamente divisa in due righe.

Un'allocazione di stock, quando è dettagliata, identificherà le righe di stock interessate e allocherà riga per riga le corrispondenti quantità.

La definizione di una riga stock può effettuarsi elencando le informazioni principali ad essa collegate:

Informazioni della riga di stock

Criterio di differenziazione

Codice articolo

Sì 

Codice sito

Sì 

Ubicazione

Sì 

Lotto

Sì 

Sotto-lotto

Sì 

Matricola

Sì 

Unità di confezionamento

Sì 

Coefficiente tra unità di confezionamento e unità di magazzino

Sì 

Identificativo 1

Sì 

Identificativo 2

Sì 

Stato

Sì 

Quantità della riga (espressa in unità di confezionamento)

No

Quantità della riga (calcolata in unità di magazzino)

No

Quantità attiva della riga

No

Quantità allocata della riga

No

Informazioni ultimo inventario

No

Richiesta di analisi

Sì 

Si constateranno i seguenti punti:

*    Due matricole diverse occupano due righe stock diverse.

*    I campi Identificativo 1 e Identificativo 2 sono due campi liberi, modificabili manualmente o utilizzabili da programmi specifici, al fine di differenziare fisicamente due righe stock. Il semplice fatto che siano inseriti e diversi è sufficiente a differenziare due righe stock.

*    Il coefficiente (quando è variabile) è sufficiente anche a differenziare due righe stock, ciò è perfettamente normale: se, fermo restando il resto, si ha un articolo sistemato in scatole identiche, ma che in un caso queste scatole contengano 10 articoli una e 8 l'altra, si sa fisicamente differenziare entrambe.

*    Uno stesso lotto può essere suddiviso in sotto-lotti (con una numerazione nel formato di un numero). Ogni sotto-lotto costituisce allora una riga di stock separata. Le caratteristiche del lotto, e generalmente il lotto fornitore, sono memorizzate nella tabella dei lotti (non è possibile quindi avere due lotti fornitori diversi in una stessa riga di stock).

*    Una riga stock oggetto di una richiesta di analisi parziale è suddivisa in due righe stock, poiché si considera che il numero di analisi faccia parte dei criteri fisici che differenziano gli articoli. In altre parole, si è distinto fisicamente (per esempio dalla posa di un'etichetta) gli articoli che debbono essere controllati.

Ogni movimento fisico (entrata, uscita, spostamento) o logico (cambio lotto, sotto-lotto, confezionamento) della merce si effettua su delle righe di stock identificate chiaramente (è il ruolo dell'allocazione dettagliata che identifica queste righe, l'allocazione globale cerca solo di verificare se il livello di stock è sufficiente per soddisfare la richiesta). Ciò illustra che, nel giornale di magazzino, saranno presenti contemporaneamente:

*    l'insieme degli elementi che identificano la riga stock movimentata, (senza tuttavia avere un puntatore su un identificativo univoco che non ha senso, poiché la riga può essere stata cancellata nel frattempo se lo stock è stato scaricato)

*    un puntatore sul documento d'origine (bolla di consegna, di ricevimento, distinta di movimento di stock,...).

Al contrario, non sarà presente nella riga stock un puntatore sul documento di origine che ha creato la riga. Questo non ha alcun senso poiché molteplici movimenti possono aver concorso alla costituzione di una determinata riga.

D'altronde ogni movimento fisico viene giustificato da un documento (testata e righe). Ogni riga di documento può movimentare molteplici righe di stock (per gestire questo caso, si apre una finestra di dettaglio nella quale vengono inserite le righe di stock interessate). Sarà presente, nel giornale di magazzino, una riga per dettaglio inserito, dove ogni riga punta al documento di origine e il numero di riga in questo documento.

Esempio

Può essere utile in questa fase fornire un esempio del modo in cui le righe di stock vengono gestite nel sistema.

Sia un articolo la cui unità di magazzino è il metro, per il quale esiste un'unità di confezionamento: il rotolo. Si supponga di fare un'entrata di 10 rotoli di 20 metri in stock, di cui 6 in stato A1 e 4 in stato A2, tutti sul lotto L1, nell'ubicazione E1 (non è stato definito nessun sotto-lotto o matricola). Questa entrata viene effettuata nella distinta di ricevimento 23, sulla riga 1000.

Si supponga inoltre che l'articolo corrispondente all'entrata non sia presente sull'ubicazione E1 prima dell'entrata.

L'entrata in stock creerà quind:

*    due righe di stock numerate automaticamente da un contatore (per esempio le righe 735 e 736). Saranno presenti le seguenti informazioni:

 

Ubicazione

Stato

Lotto

Unità

Quantità unitaria

Quantità

 

735

E1

A1

L1

ROT

20

6

 

736

E1

A2

L1

ROT

20

4

*   due righe di entrata nel giornale di magazzino. Ogni riga contiene un puntatore sul documento nel formato del tipo movimento, del numero documento (23) e della riga (1000) e tutti gli elementi discriminanti della riga di stock corrispondente. Si noti che contrariamente alla versione 130, non esiste più collegamento del giornale sulla riga (né viceversa).

Si decide allora di consegnare 10 metri di questo articolo (sulla BdC 45, nella riga 2000), l'allocazione dettagliata si effettua sulla riga stock 736. L'uscita di stock non si effettua con un numero intero di confezionamento, un parametro collegato contemporaneamente all'unità e all'articolo permette di definire ciò che accadrà. Sono possibili 3 comportamenti:

*    si sconfeziona la riga stock: sui 4 rotoli da 20, ne rimangono 3 da 20 e sfusi 10 metri. In questo caso, si ottiene la creazione di una nuova riga di stock (per esempio la 825) e la riga di stock 736 è sostituita da:

 

Ubicazione

Stato

Lotto

Unità

Quantità unitaria

Quantità

 

736

E1

A2

L1

ROT

20

3

 

825

E1

A2

L1

METRO

1

10

*    si creano delle unità rotte: sui 4 rotoli da 20, ne rimangono 3 da 20 e 1 da 10. In questo caso, si ottiene anche la creazione di una nuova riga di stock (per esempio la 825) e la riga di stock 736 è sostituita da:

 

Ubicazione

Stato

Lotto

Unità

Quantità unitaria

Quantità

 

736

E1

A2

L1

ROT

20

3

 

825

E1

A2

L1

ROT

10

1

*    si realizza un frazionamento di unità: i 4 rotoli da 20 si trasformano in 3,5 rotoli da 20. La riga di stock viene modificata di conseguenza senza creazione di una riga supplementare:

 

Ubicazione

Stato

Lotto

Unità

Quantità unitaria

Quantità

 

736

E1

A2

L1

ROT

20

3,5

Nei 3 casi, è presente nel giornale di magazzino l'uscita di stock corrispondente, puntanto sulla bolla di consegna 45, riga 2000.

Nel caso in cui venga creata una nuova riga di stock dallo sconfezionamento o cambio di unità, si ottengono due movimenti legati a tale cambio nel giornale di magazzino: l'uscita della riga di origine e l'entrata nella riga destinazione. Questi movimenti di tipo Rifrazionamento sono segnati (negativo in uscita, positivo in entrata) e non valorizzati.

Tabelle utilizzate

Tabella

Descrizione Tabella

STOJOU [STJ]

Giornale di magazzino

STOCK [STO]

Righe di stock