Parametrizzazione > Utilizzo > Server batch > Parametri server batch 

Il supervisore del software integra un server batch per eseguire dei job in modo batch su richiesta dell'utente che invia delle richieste a questo server. Può far funzionare simultaneamente un insieme di job il cui numero massimo è definito dalla licenza utilizzata (4 in standard: la funzione di visualizzazione licenza indica questo limite, al quale occorre toglierne 1 utilizzato dal server batch stesso).

Tra i job batch particolari, si segnalano:

  • il job batch contabile, utilizzato per aggiornare la contabilità non appena i movimenti automatici sono passati da ogni funzione del software.
  • il job batch di firma Workflow, chiamato AWRKSIG, che elabora le firme remote con un clic su un legame in un messaggio.

Questa funzione permette di modificare i parametri del server batch.

Per ben capire l'influenza dei vari parametri si consiglia di leggere la documentazione che spiega la cinenatica di funzionamento del server batch.

Gestione videata

Videata di inserimento

Presentazione

Un solo folder permette di definire un insieme di parametri.

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Campi

I seguenti campi sono presenti in questo folder :

Server batch

  • Nome del server (campo APPLI)

Questo campo, che è solo visualizzato, fornisce il nome del dossier in cui viene utilizzato il server batch. Questo nome può dipendere dal software utilizzato (per esempio nel caso di ADONIX X3 si chiama SERVX3).

  • Utilizzo dei file batch (campo JOB)

Se questa casella è contrassegnata, sarà possibile lanciare dei job tramite la creazione di file in una directory dedicata (definita qui di seguito). Questo suppone che gli utenti, per conto dei quali il job viene lanciato, abbiano il parametro EXTBATCH uguale a . Per ulteriori informazioni sulla sottomissione di job tramite file, si consiglia di leggere la documentazione corrispondente.

Occore a questo punto indicare le differenti directory utilizzate per questa gestione dei job sottomessi da file.

Blocco numero 2

  • Directory dei file lancio richiesta (.job) (campo REPJOB)

Questo insieme di parametri definisce le diverse directory utilizzate per la gestione delle richieste sottomesse con un file. Queste directory dovrebbero essere di default sul server applicativo (è anche possibile un altro server della rete con la sintassi server@directory, ma in nessun caso sulla postazione client). L'estensione utilizzata per i file elaborati è indicata tra parentesi nella descrizione del campo.

La creazione di file per sottomettere delle richieste al server batch è documentata in maniera più precisa nella documentazione corrispondente.

Blocco numero 3

  • Directory dei file modelli (.mod) (campo REPMOD)

Questo insieme di parametri definisce le diverse directory utilizzate per la gestione delle richieste sottomesse con un file. Queste directory dovrebbero essere di default sul server applicativo (è anche possibile un altro server della rete con la sintassi server@directory, ma in nessun caso sulla postazione client). L'estensione utilizzata per i file elaborati è indicata tra parentesi nella descrizione del campo.

La creazione di file per sottomettere delle richieste al server batch è documentata in maniera più precisa nella documentazione corrispondente.

Blocco numero 4

  • Directory dei file stati (.sta) (campo REPSTA)

 

Blocco numero 5

  • Directory dei file richieste in corso (.run) (campo REPRUN)

Questo insieme di parametri definisce le diverse directory utilizzate per la gestione delle richieste sottomesse con un file. Queste directory dovrebbero essere di default sul server applicativo (è anche possibile un altro server della rete con la sintassi server@directory, ma in nessun caso sulla postazione client). L'estensione utilizzata per i file elaborati è indicata tra parentesi nella descrizione del campo.

La creazione di file per sottomettere delle richieste al server batch è documentata in maniera più precisa nella documentazione corrispondente.

Blocco numero 6

  • Directory dei file richieste in attesa (.req) (campo REPREQ)

 

Blocco numero 7

  • Directory dei file arresto richiesta (.kil) (campo REPKIL)

Questo insieme di parametri definisce le diverse directory utilizzate per la gestione delle richieste sottomesse con un file. Queste directory dovrebbero essere di default sul server applicativo (è anche possibile un altro server della rete con la sintassi server@directory, ma in nessun caso sulla postazione client). L'estensione utilizzata per i file elaborati è indicata tra parentesi nella descrizione del campo.

La creazione di file per sottomettere delle richieste al server batch è documentata in maniera più precisa nella documentazione corrispondente.

Blocco numero 8

  • Directory archivio file di lancio (.old) (campo REPOLD)

 

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Messaggi di errore

Oltre ai messaggi generici, i seguenti messaggi d'errore possono apparire al momento dell'inserimento :

Massimo: N

Si è cercato di mettere più job batch simultanei di quelli autorizzati dalla licenza.

Tabelle utilizzate

SEEREFERTTO Riferirsi alla documentazione di Implementazione