Parametrizzazione > Utilizzo > Import/Export > Trascodifica import/export 

Ergonomia | Sommario

Questa funzione permette di trascodificare i dati in fase di l'import/export, dando una corrispondenza tra un codice locale e un codice esterno. Il principio è il seguente:

• In export, viene ricercato il valore del campo da esportare nell'elenco dei valori della colonna codice locale. Se viene trovato il valore corretto, viene sostituito con il codice esterno corrispondente (se ce sono diversi, viene utilizzata la prima riga; se gli viene associato il valore * , non si fa trascodifica). In mancanza, se esiste un valore * (un asterisco) nella colonna codice locale, si prenderà il valore esterno associato. Ciò permette di definire una trascodifica di default per tutti i valori non elencati in modo esplicito nella tabella.
• In import, viene ricercato il valore del campo da esportare nell'elenco dei valori della colonna codice esterno. Se si trova a fianco il valore * (un asterisco), non si trascodifica il campo (ciò permette di definire dei valori da non trascodificare). Se non è stato trovato il valore corretto nella colonna codice esterno, ma esiste un codice esterno uguale a *, si prenderà il codice interno corrispondente.

Questa trascodifica è attivata non appena viene associato, nel modello di import/export, il campo alla tabella corrispondente.

Si prenda un esempio della tabella di trascodifica:

Il principio è il seguente:

• In export, il codice A è sostituito da 1, il codice B da 2, i codici C e CC da 3 (il primo trovato, perchè il secondo codice C non è utilizzato nell'export), il D da 3 ; ogni altro codice è sostituito da 6.
• In import, il codice 1 è sostituito dal codice A, il codice 2 da B, il codice 3 da C (il primo trovato), il codice 4 anche da C, il codice 5 da D e il codice 6 rimane uguale a 6. Ogni altro codice è trascodificato in D.

Si osserva quindi che il funzionamento delle tabelle di trascodifica è simmetrico, eccetto l'elaborazione degli *. Occorre tuttavia notare che gli spazi sono considerati come non significativi per i confronti collegati alla trascodifica: di conseguenza, non è possibile inserire degli spazi nei codici da riconoscere.