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Questa funzione permette di creare nuovi job batch, o di modificare le caratteristiche dei job esistenti.

Prerequisiti

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Gestione videata

Videata di inserimento

Presentazione

La gestione dei job batch si effettua su un solo folder. Un job batch è caratterizzato da un codice che permetterà di richiamarlo, e da un certo numero di caratteristiche tecniche che definiscono il processo da lanciare. Un job batch può essere:

  • sia un un programma adonix (programma)
  • sia una report (stampa)
  • sia un job di sistema definito da un file di comando (shellscript sotto UNIX™, script Windows™)

Un job batch è definito sia dal nome di una funzione che dal nome di un programma. Se il job è definito come una funzione, si ereditano delle condizioni di passaggio di parametri e di abilitazione (siti autorizzati, tra gli altri). Un job di questo tipo può essere incluso in un gruppo di job batch.

La maggiorparte delle funzioni batch rientrano in questo caso, ma qualche rara funzione, definita dal nome di un programma, non ne fa parte.

La creazione di nuovi job batch di tipo Programma suppone di creare un programma normalizzato con l'AGL adonix, così come di descrivere la funzione associata.

Un programma batch può aver bisogno di parametri inseriti dinamicamente ad ogni sottomissione di job in una videata di dialogo (questa videata potrà anche essere richiamata se il job è lanciato direttamente). La normalizzazione dello sviluppo dei job batch gestisce il richiamo ad una videata di inserimento dei parametri e restituisce i valori corrispondenti per l'esecuzione, sia direttamente (se il job è lanciato direttamente), sia in modalità batch.

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Campi

I seguenti campi sono presenti in questo folder :

Blocco numero 1

Un job 'batch" è un programma che può essere eseguito dal server periodicamente o su richiesta dell'utente.

  • Descrizione (campo ZDES)

 

Blocco numero 2

  • Attivo (campo ENAFLG)

Questa casella da contrassegnare permette di attivare o disattivare la scheda corrente senza tuttavia perderne il contenuto.
Una scheda disattivata non potrà venire utilizzata (richiamandone il codice) in altre schede (documenti, parametrizzazioni, ecc.), o durante elaborazioni di massa.
Le abilitazioni su una determinata funzione possono vietare la creazione di una scheda attiva. In questo caso, la casella viene disattivata di default e non è modificabile se non da un utente autorizzato, o attraverso un circuito di firma definito tramite Workflow.

  • Modulo (campo MODULE)

Modulo di appartenenza della parametrizzazione. Questo campo permette di precisare se la videata deve essere creata nel database del dossier. Lo è se il modulo al quale è collegata la videata è attivo per il dossier.

Blocco numero 3

  • Tipo job (campo TYPTAC)

Indica se si tratta di un programma adonix o di uno script eseguito sul sistema operativo (script DOS, shellscript).

Blocco numero 4

  • Time-out (min.) (campo TIMOUT)

Permette di specificare un tempo massimo in minuti per l'esecuzione del job. Al raggiungimento di tale tempo, il server 'killerà' il job (se 0, nessun timeout).

Attenzione, questa durata è la durata minima. Il termine reale alla fine del quale il job sarà arrestato dipende anche dai parametri generali del server: infatti, il test di arresto dei job viene fatto ad un intervallo regolare di tempo che può essere definito tramite parametrizzazione.

  • Ritardo ammesso (minuti) (campo RETARD)

Permette di specificare il ritardo ammissibile per l'avvio di una richiesta. ùUna richiesta che non è stata eseguita alla data prevista di avvio + ritardo sarà evidenziata come 'fuori tempo'.

La richiesta può non avviarsi puntuale per diverse ragioni:

  • arresto del server di richieste.
  • priorità troppo debole se più job in attesa di quante esecuzioni simultanee autorizzate dalla licenza.
  • blocco se appartiene ad un gruppo.
  • ...

Un ritardo nullo indica che il job non ha vincoli di tempo per il suo avvio.

  • Livello autorizzazione (campo NIVEAU)

Questo livello verrà confrontato con il livello di accesso di ogni utente che tenterà di lanciare questo job. Vi sarà un rifiuto se il livello dell'utente non è sufficiente.

Questo codice permette di associare un vincolo orario di esecuzione al job per limitare gli orari di esecuzione possibili quando viene sottomesso direttamente al server batch.

Quando è sottomesso da un gruppo di jobs, vengono applicate solo le limitazioni di orario collegate al gruppo.

Lo stesso vale quando si passa da una schedulazione: le ore di esecuzione non sono controllate rispetto al codice di limitazione del job, ma al calendario di esclusione definito direttamente sulla schedulazione.

Blocco numero 5

Quando un job batch corrisponde all'esecuzione di una funzione, la si definisce qui. Ciò permette di inizializzare il contesto e la verifica dei diritti di accesso.

  • SCRIPT (campo TRAIT)

Si indica qui il nome del programma o dello script di sistema, quando il job non è definito da un codice funzione.

  • campo AIDE

 

  • campo PARAM

Quando un job batch è definito da una funzione, e quando tale funzione ammette un parametro (codice # nella funzione), si inserisce qui il valore di questo parametro (la descrizione definita nel campo Aiuto all'inserimentodella funzione viene indicata davanti al campo per guidare l'utente).

Blocco numero 6

  • Multi-dossier (campo MULTIDOS)

Se questa casella è contrassegnata, il job può anche essere lanciato su un dossier diverso da quello corrente. Occorrerà allora precisare il dossier ed il codice utente al lancio della richiesta.

  • Mono-utente (campo MONO)

Se questo parametro vale sì, il job potrà essere lanciato soltato in modalità mono utente: non verrà eseguito se il passaggio in mono-utente è impossibile.

  • Messaggio - Utente (campo MESSAGE)

Rispondendo "si" a questa domanda, l'utente che ha lanciato il job verrà avvisato del buono o del cattivo esito.

Blocco numero 7

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Bottoni specifici

Messaggi di errore

Non esistono messaggi di errore ad eccezione di quelli generici.

Tabelle utilizzate

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Allegato tecnico

Per essere conforme agli standard dello sviluppo Web, un job batch deve rispondere ai seguenti criteri:

  • La funzione che lo definisce deve far riferimento ad un'azione di tipo "programma standard" (GTRAITE) che non comporta una finestra principale.
  • Può comportare o meno un box di dialogo iniziale.
  • L'azione "OUVRE_BATCH" deve comportare le aperture di tabelle necessarie alle etichette di controlli del suddetto box di dialogo.

La vecchia metodologia di scrittura di job batch descritta nella versione 120 rimane valida, ma conduce alla scrittura di programmi che funzionerebbero solo in modalità client-server. Quindi è vivamente sconsigliata.