Utilizzo > Server batch > Gestione schedulazioni 

E' possibile definire grazie a questa funzione delle schedulazioni che permettono un lancio regolare dal server batch:

Queste schedulazioni provocheranno un'esecuzione regolare con una periodicità parametrizzabile.

I parametri di lancio sono inseriti mediante un bottone presente in fondo alla videata, ma è possibile definire, per tutti o parte dei parametri di tipo data legati al job, delle regole di calcolo facenti intervenire il periodo corrente e degli slittamenti nel tempo.

Si noti che all'avvio del server batch (o dopo il passaggio della mezzanotte quando il server batch gira di continuo), tutte le schedulazioni di una giornata vengono create sotto forma di richieste di esecuzione di job visibili nel gestore dei job batch (per le schedulazioni in frequenza, viene creata una sola richiesta di esecuzione).

Prerequisiti

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Gestione videata

Videata di inserimento

Presentazione

Si inseriscono contemporaneamente le condizioni di lancio (identificazione del dossier e dell'utente sotto identificazione del quale si lancia la schedulazione) e gli orari interessati.

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Campi

I seguenti campi sono presenti in questo folder :

Blocco numero 1

Identifica il codice schedulazione.

  • Descrizione (campo NOMABT)

Descrizione associata al codice precedente.

Caratteristiche

Definisce il nome del dossier nel quale verrà lanciata la consultazione (viene proposto di default il codice del dossier corrente).

Definisce il codice di un utente con il quale verrà lanciato il job (viene proposto di default il codice dell'utente corrente).

  • Password (campo PASSE)

Quando il dossier in cui deve essere eseguito il job non è il dossier corrente, o se l'utente non corrisponde al codice utente corrente, è necessario inserire la password corrispondente per autenticarsi.

Definisce un gruppo di job da lanciare.

Definisce il codice del job che verrà lanciato in automatico dal server batch.

 

Blocco numero 3

  • Attivo (campo ENAFLG)

Questa casella da contrassegnare permette di attivare o disattivare la scheda corrente senza tuttavia perderne il contenuto.
Una scheda disattivata non potrà venire utilizzata (richiamandone il codice) in altre schede (documenti, parametrizzazioni, ecc.), o durante elaborazioni di massa.
Le abilitazioni su una determinata funzione possono vietare la creazione di una scheda attiva. In questo caso, la casella viene disattivata di default e non è modificabile se non da un utente autorizzato, o attraverso un circuito di firma definito tramite Workflow.

  • Ultima esec. (campo DJOUR)

Quando la schedulazione ha già dato luogo a delle esecuzioni di job, questo campo permette di conoscere la data di ultima esecuzione.

Periodicità

  • Periodicità (campo PERIO)

Questo campo definisce la periodicità di esecuzione del job.

Se il periodo è il mese, è possibile indicare i giorni (data nel mese compreso tra 1 e 31) e/o contrassegnare la casella fine mese. Se il periodo è settimanale, bisogna contrassegnare uno o più giorni della settimana.

Questo codice calendario permette di escludere dei giorni per l'esecuzione di job schedulati.

Settimanale

  • campo JOUR

Si indicano qui i giorni della settimana validi per l'esecuzione di un job settimanale.

Mensile

  • Giorno del mese (campo QUANT)

E' possibile indicare, nel caso in cui la schedulazione sia definita come mensile, da uno a cinque giorni (più eventualmente la fine mese con la casella corrispondente) per definire i giorni del mese in cui dovrà essere lanciata la richiesta.

  • Fine mese (campo FDM)

Quando la schedulazione è mensile, questa casella permette di lanciare il job l'ultimo giorno di ogni mese (se questa data non è esclusa dal codice calendario).

Intervallo orario

  • Ora inizio (campo HDEB)

Permette di delimitare tra due orari l'esecuzione di un job cadenzato.

  • Ora fine (campo HFIN)

 

  • Frequenza (mn) (campo FRQ)

Quando un job deve essere eseguito in maniera ripetitiva, si definisce un'ora di inizio, di fine, ed una cadenza di esecuzione in minuti. Questa cadenza permette di rilanciare automaticamente il job.

  • Una sola richiesta (campo ONE)

Questa casella può essere contrassegnata se la schedulazione è definita con cadenza.

Se viene contrassegnata, viene lanciata una sola richiesta al giorno per eseguire l'elaborazione richiesta, e non appena l'elaborazione è terminata, il job si mette in stand-by durante il numero di minuti definiti dalla cadenza, per riprendere in seguito la sua esecuzione, questo fino a quando non si supera l'ora di fine. La richiesta appare allora nello stato In corso durante tutto l'intervallo di esecuzione.

Si garantisce così che la richiesta sia sempre presente in memoria una volta lanciata, il che può essere a discapito di altri job se viene raggiunto il numero massimo di job lanciati simultaneamente.

  • Cancella (campo EPUR)

Questa casella può essere contrassegnata solo per una schedulazione cadenzata. Quando è il caso, non si conserva traccia delle esecuzioni successive del job nella funzione di gestione delle richieste. Vengono conservate nella tabella corrispondente solo la richiesta in corso e quella precedente.

  • Continua se errore (campo CNTERR)

Se questa casella è contrassegnata, un job con "frequenza" o un job di un gruppo verrà rilanciato anche in caso di errore.
Gli errori che possono interrompere un job:
- variabile GOK diversa da 1: indica in generale che si è verificato un errore in una transazione di aggiornamento del database.
- variabile GERRBATCH minore di 100: questa variabile può essere alimentata nel programma che esegue il job.
- variabile GERREUR diversa da 0: in alcuni programmi, questa variabile viene alimentata in un sottoprogramma di gestione errori attivato dall'istruzione "Onerrgo".

Ore fisse

  • Ora (campo HEURE)

Se il job è definito senza frequenza, è possibile lanciare il job a tre ore diverse qui indicate in una giornata.

  • Esecuzione forzata (campo FORCE)

Questo flag può essere selezionato solo se si indicano delle ore fisse di esecuzione per una schedulazione. Garantisce la creazione della richiesta di esecuzione anche se l'ora è passata al momento in cui il server bath elabora le schedulazioni della giornata.

Ad esempio, se un job è programmato alle ore 7, alle ore 10 ed alle ore 15, ma se il server batch viene avviato al mattino alle ore 8:

  • se la casella è contrassegnata, verrano create 3 richieste di esecuzione (alle 7, alle 10 e alle 15). La richiesta di esecuzione delle ore 7 verrà o meno eseguita secondo i parametri del server (si può fissare un ritardo di esecuzione massimo nei parametri del server). In ogni caso viene programmata una riga per le 7.
  • se la casella non viene contrassegnata, verranno create solo le 2 richieste di esecuzione posteriori all'ora corrente.

Riquadro Data relativa

  • Campo data (campo DATZON)

Permette di indicare il nome del campo videata da inizializzare.
E' possibile specificare l'abbreviazione della videata se il box di inserimento dei parametri del job utilizza più videate.

  • Data di base (campo DATDEP)

Permette di indicare la data di riferimento per il calcolo.

  • Incremento (campo DATNBR)

Numero da aggiungere (o adattare) alla data di riferimento.
Questo numero dipende dall'unità utilizzata (giorni, settimane, mesi)

  • Unità di tempo (campo DATJRS)

Unità di tempo

  • Formula (campo DATFRM)

Permette di indicare una formula che verrà applicata nell'ambiente dell'inserimento dei parametri di schedulazione del job batch: tabelle aperte, variabili globali, variabili utente, ecc...

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Bottoni specifici

permette di inserire i parametri di lancio del job. Quando viene lanciato un gruppo di job, si apre una finestra intermedia per permettere di scegliere il job del quale si vogliono inserire i parametri.

Barra di menù

Opzioni/Rilancia

permette di rilanciare la schedulazione se gli orari definiti nella schedulazione includono l'ora corrente e se il job non sta già girando.

Messaggi di errore

Non esistono messaggi di errore ad eccezione di quelli generici.

Tabelle utilizzate

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