Parametrizzazione > Workflow > Notifiche 

Questa funzione permette di definire delle notifiche, ovvero degli alert tramite l'invio di un messaggio o tramite la creazione di una riga accessibile dal monitor Workflow.

La crezione di una notifica crea automaticamente un evento di Workflow.

Creare una notifica piuttosto che un evento di Workflow ha il vantaggio della semplicità: deve essere alimentato un solo folder, l'inserimento dei criteri si effettua visualizzando le relative descrizioni, vengono predefinite delle condizioni più complesse da esprimere (campo modificato per esempio).

Ma, in compenso, occorre notare che una notifica è limitata, nella misura in cui:

  • può essere espressa soltanto una parte dei casi di attivazione che possono essere elaborati dal motore di Workflow.
  • la videata di inserimento dei criteri è semplificata, si può vedere soltanto una parte dei campi del contesto.
  • l'invio è limitato a due destinatari.
  • non è associato alcun processo di firma.

Creare una notifica può tuttavia essere una prima fase nella definizione del processo di Workflow. Infatti, la creazione della notifica comporta la generazione dell'evento Workflow corrispondente. Una volta effettuata tale creazione, è possibile modificare l'evento Workflow per completarlo al fine di elaborare delle funzioni non coperte dalle notifiche.

Ma occorre osservare che a partire dal momento in cui l'evento Workflow risultante viene modificato, la notifica d'origine sarà eliminata.

Prerequisiti

SEEREFERTTO Riferirsi alla documentazione di Implementazione

Gestione videata

Un solo folder permette di definire le notifiche.

Videata di inserimento

Presentazione

Vi si ritrovano contemporaneamente l'evento di origine, delle condizioni complementari, un elenco di destinatari ed il testo associato.

Chiudi

 

Campi

I seguenti campi sono presenti in questo folder :

Blocco numero 1

Questo campo identifica la regola di Workflow.

  • Descrizione (campo INTIT)

Permette di definire una descrizione associata ad ogni scheda.

  • Attivo (campo ENAFLG)

Fintanto che tale casella non è selezionata, la regola di Workflow non si attiva.

Attivazione

  • Tipo evento (campo TYPEVT)

Il tipo evento Workflow può assumere i seguenti valori:

  • Oggetto: si è in una funzione di tipo objet (gestione di una scheda in creazione, variazione, duplicazione, cancellazione...). Il codice evento corrisponde quindi al codice dell'oggetto.
  • Entrata funzione: si attiva la regola all'entrata in un funzione del prodotto software. Il codice evento corrisponde al codice della funzione (un oggetto codificato XXX corrisponde alla funzione GESXXX, questo tipo d'evento può quindi anche essere utilizzato per gli oggetti).
  • Stampa: si lancia una stampa, il cui codice può essere specificato nel campo codice evento.
  • Fine job: si attiva un Workflow alla fine del job batch, il cui codice corrisponde al codice evento (occorre che il job batch in oggetto abbia la casella Messaggio utente selezionato, altrimenti ciò non funzionerà: un messaggio d'avviso segnala se non è il caso, senza pertanto impedire l'inserimento).
  • Arresto job: Questa regola di Workflow viene attivata quando un utente decide, dal controllo dei job, d'arrestare un job batch, il cui codice corrisponde al codice evento. Invia una richiesta d'arresto al server batch, ed è il server che arresta il job. Tenuto conto del contesto d'esecuzione di tale evento, si è limitati nelle possibilità di attivazione. In questo modo:
    • non si dispone delle variabili d'ambiente abituali (GUSER, per esempio), ma esclusivamente della registrazione corrente nella tabella ABATRQT d'abbreviazione [ABR].
    • è possibile inviare soltanto un messaggio via posta (nessuna tabella di controllo non può essere aggiornata).
  • Import/Export: questo tipo d'evento si attiva all'inizio (e/o alla fine) d'import (e/o d'export), il codice evento permette di indicare il modello utilizzato.
  • Firma: questa regola viene attivata durante l'approvazione di un regola anteriore, il cui codice può essere fornito dal codice evento.
  • Manuale: questa regola viene attivata sul percorso di un insieme di tabella descritte nel modello di dati. Tale percorso è attivato da un'operazione manuale, che può essere lanciata in batch. Ciò permette generalmente di attivare le regole Workflow legate a delle variazioni di campi nel database (la regola percorre le tabelle d'audit).
  • Diversi: questa regola viene attivata sugli eventi particolari identificati da una lista finita di codici evento. Questi eventi possono sia essere generici per tutti i software scritti in tecnologia DiapasonX (per esempio connessione, sconnessione...), sia dipendere da una funzione propria al software utilizzato. Si troverà la lista degli eventi generici in un primo allegato di documentazione, e la liste degli eventi propri a ogni software in un secondo allegato di documentazione.
  • Codice (campo CODEVT)

Questo campo permette di indicare il contesto attivante, secondo il tipo che è definito primariamente:

  • per un tipo Oggetto, si fornisce il codice oggetto corrispondente.
  • per un tipo Entrata funzione, si fornisce il codice funzione.
  • per un tipo Stampa, si fornisce il codice stampa.
  • per un tipo Fine job o Arresto job,
  • per un tipo Import/Export, si fornisce il modello d'import/export utilizzato.
  • per un tipo Firma, si fornisce il codice della regola all'origine della richiesta di firma/approvazione.
  • Per un tipo Manuale, il codice non è inserito.
  • Per un tipo Diversi, si fornisce il codice che identifica l'evento diverso all'origine dell'attivazione della regola.

Questo campo è obbligatorio soltanto per il tipo evento Diversi. Se non è indicato, l'evento si attiva in modo generico, sapendo che è sempre possibile testare maggiormente il contesto per essere selettivo (grazie generalmente alle variabili GFONCTION, GOLDETAT...)

  • Descrizione (campo LIBEVT)

Descrizione associata al codice inserito nel campo precedente.

Blocco numero 3

  • Creazione (campo ACREA)

Questo campo permette di attivare il workflow nel caso della creazione di una scheda se il tipo di evento è "Oggetto".

  • Modifica (campo AMODI)

Questo campo permette di attivare il workflow nel caso della modifica di una scheda se il tipo di evento è "Oggetto".

  • Cancellazione (campo ASUPP)

Questo campo permette di attivare il workflow nel caso della cancellazione di una scheda se il tipo di evento è "Oggetto".

  • Ritorno (campo RETOUR)

Questa casella permette, se viene selezionata, d'inserire come allegato nel messaggio inviato un icona contenente il contesto che permette di richiamare la scheda (per doppio-click sopra). Attenzione, ciò funziona soltanto per una connessione in modalità client-server.

  • Traccia (campo TRACE)

Questa casella può essere selezionata soltato se l'evento attivante corrisponde alla fine di un job batch.

In questo caso, se viene selezionata, il file di traccia associato al job batch viene allegato al messaggio inviato.

Riquadro Condizioni

  • Condizione (campo ANDOR)

 

  • Campo (campo FLD)

 

  • Natura operazione (campo OPE)

 

  • Valore (campo VALEUR)

 

Blocco numero 5

  • Espressione (campo EXP1)

Indicare un'espressione per completare eventualmente la ricerca.
Questo criterio è aggiunto ai criteri precedenti tramite il legame E.
L'espressione non può contenere dei campi di una tabella diversa dalla tabella principale dell'oggetto. Questi possono essere indicizzati.

Destinatari

  • Tipo (campo TYPDES1)

Nell'applicazione Sage X3, il destinatario può essere legato a:

  • un codice utente (si cercano allora le sue coordinate nella scheda utente),
  • un terzo (si inserisce la sua mansione nel riquadro per identificare, sulla scheda terzi, quali sono i destinatari interessati).

Nell'applicazione Sage HRM, il destinatario può essere legato a:

  • un terzo,
  • un utente,
  • un dipendente,
  • un responsabile,
  • un circuito gerarchico.

Nell'applicazione Sage Warehousing, il destinatario può essere legato a:

  • un utente,
  • un sito,
  • un deposito,
  • un trasportatore,
  • un fornitore,
  • un cliente società.

  • campo DESTIN1

Questo campo identifica i destinatari. La sua scrittura si fa sotto forma di espressioni logiche (Formula di calcolo) che includono delle variabili in linea al momento dell'esecuzione.

Nell'applicazione Sage HRM, l'utilizzo del tipo "Circuito di firme" necessita della precisazione del punto di partenza del circuito di firme.
Così, se l'utente desidera avviare il circuito a livello della struttura "Contratto", l'espressione logica inizierà con i caratteri "CTR" seguiti dal numero di contratto: "CTR~"+[F:CTR]CTRNUM.
Allo stesso modo, se l'utente desidera avviare il circuito a livello della struttura "Dipendente", l'espressione logica inizierà con i caratteri "MAT" seguiti dal numero di matricola: "MAT~"+[F:DPI]REFNUM.

  • Funzione (campo FNCDES1)

Quest'informazione è inserita solo se il tipo destinatario è un terzo. Fa riferimento al menù locale che definisce le funzioni degli interlocutori nella scheda terzo.

  • Invio mail (campo ENVOI1)

Possono essere inseriti qui tre valori che riguardano i destinatari della riga:

  • No: nessun messaggio sarà inviatogli.
  • : sarà inviatogli un messaggio in quanto destinatari principali.
  • Copia: un messaggio è inviatogli in copia.
  • Warning (campo SUIVI1)

Questo flag indica se i destinatari della riga vogliono ricevere una notifica nel loro piano di lavoro, a seconda del valore inserito:

  • No: in questo caso, nessuna notifica sarà disponibile nel piano di lavoro.
  • : una notifica verrà loro inviata, potrà essere semplicemente visualizzata, per segnalare che l'utente l'ha letta.
  • Con firma: questa notifica dovrà essere firmata da uno dei destinatari della riga.

Dal momento che una notifica viene inviata ad almeno una delle righe di destinatari, il folder Controllo definisce il testo che appare nel controllo, così come le risposte possono essere proposte in caso di richiesta di firma.

Blocco numero 7

  • Tipo (campo TYPDES2)

Nell'applicazione Sage X3, il destinatario può essere legato a:

  • un codice utente (si cercano allora le sue coordinate nella scheda utente),
  • un terzo (si inserisce la sua mansione nel riquadro per identificare, sulla scheda terzi, quali sono i destinatari interessati).

Nell'applicazione Sage HRM, il destinatario può essere legato a:

  • un terzo,
  • un utente,
  • un dipendente,
  • un responsabile,
  • un circuito gerarchico.

Nell'applicazione Sage Warehousing, il destinatario può essere legato a:

  • un utente,
  • un sito,
  • un deposito,
  • un trasportatore,
  • un fornitore,
  • un cliente società.

  • campo DESTIN2

Questo campo identifica i destinatari. La sua scrittura si fa sotto forma di espressioni logiche (Formula di calcolo) che includono delle variabili in linea al momento dell'esecuzione.

Nell'applicazione Sage HRM, l'utilizzo del tipo "Circuito di firme" necessita della precisazione del punto di partenza del circuito di firme.
Così, se l'utente desidera avviare il circuito a livello della struttura "Contratto", l'espressione logica inizierà con i caratteri "CTR" seguiti dal numero di contratto: "CTR~"+[F:CTR]CTRNUM.
Allo stesso modo, se l'utente desidera avviare il circuito a livello della struttura "Dipendente", l'espressione logica inizierà con i caratteri "MAT" seguiti dal numero di matricola: "MAT~"+[F:DPI]REFNUM.

  • Funzione (campo FNCDES2)

Quest'informazione è inserita solo se il tipo destinatario è un terzo. Fa riferimento al menù locale che definisce le funzioni degli interlocutori nella scheda terzo.

  • Invio mail (campo ENVOI2)

Possono essere inseriti qui tre valori che riguardano i destinatari della riga:

  • No: nessun messaggio sarà inviatogli.
  • : sarà inviatogli un messaggio in quanto destinatari principali.
  • Copia: un messaggio è inviatogli in copia.
  • Warning (campo SUIVI2)

Questo flag indica se i destinatari della riga vogliono ricevere una notifica nel loro piano di lavoro, a seconda del valore inserito:

  • No: in questo caso, nessuna notifica sarà disponibile nel piano di lavoro.
  • : una notifica verrà loro inviata, potrà essere semplicemente visualizzata, per segnalare che l'utente l'ha letta.
  • Con firma: questa notifica dovrà essere firmata da uno dei destinatari della riga.

Dal momento che una notifica viene inviata ad almeno una delle righe di destinatari, il folder Controllo definisce il testo che appare nel controllo, così come le risposte possono essere proposte in caso di richiesta di firma.

Messaggio

  • Oggetto (campo OBJET)

Questo campo permette di definire il contenuto del campo Oggettodel messaggio inviato, sotto il formato di un'espressione calcolata che verrà valorizzata al momento dell'attivazione dell'evento.

  • Testo (campo TEXTE)

Questo campo permette di definire il contenuto principale del messaggio. La sua scrittura si esegue sotto forma di testo libero includendo delle espressioni logiche (Formula di calcolo) tra due barre verticali che fungono da separatore. Si potrà ad esempio scrivere dei contenuti quali:

L'evento occorso il | num$(date$) | ha dato luogo a questo invio da parte di | GUSER |

Tag particolari:

"LIG" Permette di inserire l'espressione definita nel campo "Riga" della regola workflow.
"CLB/variabile clob o espressione" permette di inserire il contenuto di un campo clob nel testo. Questo numero di tag è limitato a 5.
"SIG/codice risposta/espressione testo" permette di visualizzare un link http nel testo. Il clic su questo link attiva la risposta della regola workflow. Questa parametrizzazione può essere operativa solo se i parametri generali supervisore del gruppo "WRK" sono indicati correttamente.

Chiudi

 

Bottoni specifici

Genera l'evento Workflow corrispondente e lo valida.

I seguenti campi sono presenti sulla finestra aperta da questo bottone :

Blocco numero 1

  • campo OBJET

 

  • campo CLES

 

Blocco numero 2

  • Dal dossier (campo DOSORG)

Questo campo permette di definire il dossier a partire dal quale sarà copiata la scheda. Le sintassi possibili sono descritte nell'allegato dedicato.

  • Tutti i dossiers (campo TOUDOS)

Questa opzione permette di copiare la scheda verso tutti i dossier definiti nel dizionario (tabella ADOSSIER della soluzione corrente).

  • Al dossier (campo DOSDES)

Questo campo permette di definire il dossier nel quale sarà copiata la scheda. Le sintassi possibili sono descritte nell'allegato dedicato.

Chiudi

Questo bottone permette di copiare la definizione della scheda da o verso un altro dossier.

Messaggi di errore

Non esistono messaggi di errore ad eccezione di quelli generici.

Tabelle utilizzate

SEEREFERTTO Riferirsi alla documentazione di Implementazione