Sviluppo > Strumenti > Patch > Integrazione patch 

I software che utilizzano la tecnologia SAFE X3 integrano una funzione che permette di integrare delle rettifiche o degli sviluppi funzionali consegnati sotto forma di file archivi chiamati «patches». E' così che uno sviluppo di terzi può essere integrato, che possono essere caricati dei dati aggiuntivi in una tabella, che possono essere apportate delle rettifiche.

Una patch può contenere uno o più elementi come delle videate, delle definizioni di tabelle, dei codici attività, dei tipi di dati, degli oggetti, dei menù locali, dei capitoli di messaggi, dei programmi, delle richieste di esecuzione di programmi, dei dati...

SEEWARNING L'integrazione di una patch modifica il dizionario e il database dei dossier sui quali è applicata. Esiste una sola eccezione a questo principio: i programmi consegnati per patch sono installati solo sul dossier supervisore (salvo casi particolari spiegati dopo).

Caso particolare : Integrazione di una tabella

L'integrazione di una tabella si effettua in due fasi:

1. Aggiornamento della descrizione della tabella in SAFE X3.

2. Validazione di questa tabella (esecuzione di valfil): durante quest'ultima fase, se esistono delle statistiche db su questa tabella, possono essere cancellate.
Ciò dipende dai tipi di modifiche della tabella.

Esempi:

  • Aggiunta di un campo alla fine della descrizione della tabella: le statistiche db sono mantenute.
  • Inserimento di un campo in mezzo ad altri: le statistiche db vengono perse su tutta la tabella.
    Infatti la tabella viene cancellata e poi ricreata.
File

Un file patch si caratterizza da un nome che integra all'inizio una sequenza di numeri, per permettere di controllare, quando esistono più file, che le patch siano state integrate nell'ordine corretto.

Il caso di patch di correzione consegnate in standard viene gestito nel seguente modo:

  • i file sono definiti con il nome P_nnnn_vvv.dat, dove nnnn è un numero cronologico, e vvv la versione principale sulla quale si può applicare la patch (fino ad oggi vvv può essere uguale a 110, 120, 130, 140, 150). Un file di questo tipo contiene un insieme di oggetti o di elementi che costituiscono una correzione o un miglioramento funzionale (per esempio, la consegna di un nuovo entry point).
  • più file di patch (in genere almeno una decina, ma possono essercene di più) sono organizzati sotto forma di un elenco che è disponibile presso i partners Sage.
  • l'installazione di uno o più elenchi si effettua tramite questa funzione, che integra i file nell'ordine sequenziale dei numeri cronologici, e vengono realizzati un certo numero di controlli di congruenza (numero di versione sulla quale si applica la patch, sequenzialità dall'ultimo aggiornamento di patch).

Si consiglia ai partners Sage che desiderano consegnare delle funzionalità nel formato di patch, di adottare la stessa politica nell'assegnare il nome dei file, utilizzando una prima lettera diversa (per esempio X, Y, o Z). Infatti, viene effettuato un controllo di sequenzialità non appena il nome del file integra i caratteri _ (underscore) in posizione 2 e 7 del nome del file: i caratteri da 3 a 6 sono un numero sequenziale sul quale (a radice uguale) si effettuerà un controllo di sequenzialità e i caratteri oltre l'ottavo (estensione esclusa) sono controllati rispetto al numero di versione principale.

Prerequisiti

SEEREFERTTO Riferirsi alla documentazione di Implementazione

Gestione videata

Videata di inserimento

Presentazione

Nella finestra che viene aperta si inseriscono le informazioni relative all'integrazione di patch desiderata, poi si valida la videata.

L'integrazione viene quindi effettuata; può essere lunga se sono presenti molteplici file di patch, ma una barra di progressione permette di seguire il processo d'integrazione.

Al termine dell'integrazione delle patch, si ottiene un file traccia che si situa fisicamente nella directory traccia del dossier dove si è lanciata l'integrazione. Per risolvere eventuali errori, viene consigliata un'attenta visualizzazione di questo file.

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Campi

I seguenti campi sono presenti in questo folder :

File

  • campo AW

 

  • Tipo di destinazione (campo TYPEXP)

 

  • Patch (campo VOLFIL)

 

Blocco numero 2

  • Integrazione patch (campo INTEG)

Se questo campo non è contrassegnato, l'integrazione sarà simulata. In questo caso, l'integrazione è tracciata, ma i trasferimenti o aggiornamenti non sono effettuati.

  • Cancellazione commento (campo REM)

Questa casella da contrassegnare è utile se si integrano le patch in un ambiente estero. Se è contrassegnata, il file di traccia del risultato dell'integrazione sarà in inglese.

  • Validazione batch (campo AVALDIF)
  • Sincronizzazione link (campo ALNKSYNC)

 

  • Sincronizzazione finestre (campo AFLGSYNCH)

 

Riquadro Dossier

Permette di fornire l'elenco dei Dossier sul quale effettuare l'integrazione delle patch; di default viene proposto l'insieme dei dossier presenti nell'ambiente per l'integrazione delle patch, ma è possibile toglierne dall'elenco. Salvo casi particolari, è necessario applicare una patch almeno al dossier supervisore.

  • Versione (campo VERSION)

 

  • Data (campo MAJ)

 

  • Lingue (campo LANGUES)

 

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Job batch

Questa funzione può essere lanciata in batch. Il job standard PATCH è previsto per questo.

L'integrazione dell'elenco di patch si può effettuare in batch su massimo 50 dossier.

Questa opzione è molto interessante perchè l'integrazione delle patches può essere effettuata di notte dopo il salvataggio, quando l'operatività non è ancora iniziata. Infatti, l'integrazione delle patch può essere un'operazione lunga. La consultazione del file di traccia potrà effettuarsi direttamente dal gestore delle richieste del job batch.

Attenzione, una patch standard già integrata o che non è in sequenza non potrà essere integrata in batch: questo è solo un messaggio di avvertimento che può essere forzato quando la patch è integrata direttamente divenendo causa di arresto automatico in caso di esecuzione batch.

Patch di documentazione

L'installazione di una patch di documentazione segue lo stesso procedimento spiegato più in alto e si applica ai dossier selezionati. 

I file sono definiti con il nome Dy_nnnnn_vvv_ppp.dat, dove 'y' è l'abbreviazione del prodotto, 'nnnnn' il numero cronologico, 'vvv' la versione principale sulla quale è possibile applicare la patch e 'ppp' il codice legislazione.

Esiste un solo file per legislazione che contiene l'insieme delle documentazioni create o modificate dall'ultima patch.

Le patch di documentationi sono consegnate insieme alle patch applicative. Possono essere integrate prima o dopo la patch applicativa. Il sistema verifica la cronologia dei numeri.

L'integrazione di una patch di documentazione aggiorna il dizionario delle documentazioni ma non tocca i documenti presenti sul server di documentazione. Per aggiornare quest'ultimi, occorre lanciare una generazione della documentazione.

Generazione della documentazione

Se si utilizza la modalità di accesso al formato compresso (CHM), prima di lanciare l'aggiornamento dei documenti automatizzati occorre effettuare uno scompattamento del proprio file di documentazione (vedere server di documentazione).

Se si utilizza la modalità di accesso al formato esploso (HTML), si può lanciare direttamente l'aggiornamento. 

Aggiornamento automatico delle documentazioni

Nella funzione di documentazione, cliccare sul bottone Generazioneed inserire i dati seguenti a seconda del proprio codice lingua:

PATCH_001.jpg

N.B.: la directory deriva dal parametro utente DIRDOC.

Rilanciare poi altre 3 generazioni con gli stessi parametri salvo il tipo di dati in cui si indicherà in successione AML, poi ATB, poi ATY.

Generazione dei documenti sul server di documentazione

Per effettuare l'aggiornamento delle documentazioni sul server di documentazione, lanciare la generazione seguente, a seconda del proprio codice lingua:

PATCH_002.jpg

Se si utilizza l'accesso alla documentazione in modalità compressa, occorre ricomprimere i file (vedere server di documentazione).

Se si utilizza l'accesso in modalità esplosa, l'aggiornamento è terminato.

Messaggi di errore

Messaggi di errore al lancio della funzione

Oltre ai messaggi generici, i seguenti messaggi d'errore possono apparire al momento dell'inserimento :

Nessuna patch nella directory

E' stata indicata una directory vuota.

Messaggi di errore nella traccia

Gli altri messaggi di errore sono tutti visualizzati nel file di traccia. Tra questi, saranno presenti i seguenti messaggi:

Il dossier deve essere al meno in versione nnn

La patch non può essere applicata, perchè la versione minima richiesta dei dossiers non è rispettata.

xxxxx: modulo non installato nel dossier

La patch non è stata applicata sul dossier, perchè il modulo funzionale non è utilizzato.

Fine file anomala
Struttura file errata

Il file di patch è probabilmente corrotto, il processo di integrazione non ha potuto rileggere fino alla fine i dati corrispondenti o si è imbattuto su una struttura non conforme.

Gestine di file XXX: <<messaggio di errore>>

Si è verificato un errore di tipo transazionale durante l'aggiornamento del dizionario

Errore sulla riga NNN: <<messaggio di errore>>

Si è verificato un errore all'esecuzione di un programma che accompagna la patch.

Patch più recente già integrata
Mancano delle patch, l'ultima integrata è ###
Patch normalmente inclusa nella versione NNN

Questi tre messaggi riguardano la verifica di sequenzialità del passaggio delle patch. Normalmente, se la patch standard numero N è l'ultima ad essere stata integrata, ci si aspetta di non integrare una patch più vecchia (messaggio numero 1), né una patch di numero rigorosamente superiore a N+1 (messaggio numero 2). L'installazione di una versione intermedia include di fatto delle patch standard che non bisogna quindi integrare (messaggio numero 3). Ad ogni modo, in modalità interattiva, questi messaggi non sono bloccanti ed è possibile continuare ugualmente, rispondendo alla domanda Continuare nonostante gli errori ?.

Tabelle utilizzate

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