Questo entry point ABITUNNEL permette di modificare il valore della variabile locale OKK.
Se [L]OKK vale 0 non è possibile definire tunnel sulla dimensione.
Viceversa è possibile definire un tunnel sulla dimensione.
Presentazione
Permette di definire, oltre al codice e la descrizione della tabella, un'abbreviazione che sarà utilizzata per l'accesso alla tabella di dimensione dai programmi di aggiornamento.
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Campi
I seguenti campi sono presenti in questo folder :
| Questo codice identifica in maniera univoca la scheda in corso. Corrisponde al nome della tabella che verrà creata nel database del datamart. |
| L'abbreviazione della tabella deve essere composta da 1 a 4 caratteri (lettere o cifre ma iniziando obbligatoriamente da una lettera). E' un identificativo unico per l'insieme delle abbreviazioni delle tabelle del dizionario dati. Le parole riservate DiapasonX sono vietate. |
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Presentazione
Questo folder permette di definire le caratteristiche generali della tabella di dimensione, ed in particolare le regole di alimentazione. Tali regole si caratterizzano da una tabella di origine alla quale è possibile collegare un insieme di tabelle annesse, così come una condizione logica di estrazione ed un tipo di estrazione. Un codice di programma specifico permette, se necessario, di gestire delle eccezioni.
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Campi
I seguenti campi sono presenti in questo folder :
Caratteristiche
| Un codice attività permette:
Così, se il codice attività non è attivo, l'elemento evidenziato non sarà utilizzabile, e il codice associato (se ne ha) non verrà generato né sarà attivabile. |
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| Definisce la tabella di origine che verrà letta (con i record delle tabelle collegate) ogni volta che verrà attivato un aggiornamento della tabella di dimensione. Tale percorso sarà completo, se il tipo di aggiornamento è Annulla e sostituisci; viceversa sarà incrementale, basato sui record modificati nella tabella principale. |
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| Questa condizione viene applicata ai record della tabella di origine durante il processo di aggiornamento della tabella di dimensioni. Se questa non viene soddisfatta, il record non viene considerato per permettere l'aggiornamento. E' importante notare che è possibile applicare qui delle espressioni complesse, comprese quelle facenti intervenire delle funzioni definite dal programmatore (sintassi func PRG.FUNZIONE...) |
| Questo campo permette di definire se la logica di alimentazione della tabella di dimensioni deve essere:
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| Questa opzione permette di aggiungere o meno una riga vuota nella tabella della dimensione in fase di sincronizzazione. |
| Questo parametro permette di definire se questa dimensione è o meno multi-dossier. |
| Permette di definire il codice di un programma opzionale. Se indicato, questo programma viene richiamato durante l'aggiornamento, per permettere di realizzare elaborazioni particolari. In questo programma, vi saranno un'etichetta $ACTION, e due variabili che permettono di definire il contesto di chiamata:
Si può così assumere il controllo quando l'aggiornamento della dimensione non si limita ad una semplice copia di tabella. |
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Riquadro Collegam.
| Permette di definire delle tabelle collegate alla tabella di origine, o a una delle tabelle che la precedono nel riquadro dei legami. |
| Corrisponde all'abbreviazione sotto la quale è aperta la tabella collegata. Se non si inserisce questo campo, si utilizza l'abbreviazione di default della tabella. Può essere utile inserire un'abbreviazione per non entrare in conflitto con il contesto chiamante. |
| Definisce il codice della chiave della tabella utilizzata per la lettura delle righe collegate. Di default viene utilizzata la prima chiave della tabella. |
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| Questo campo è definito con una o più espressioni calcolate separate da un punto e virgola. Ogni espressione viene interpretata, ed il risultato permette di conoscere il valore della chiave utilizzata per realizzare la joint. Quando sono autorizzate le joint multiple, si possono fornire solo i primi elementi della chiave. Nelle espressioni, si possono utilizzare delle costanti e dei campi delle tabelle precedentemente definite nell'elenco dei collegamenti. |
| Questo campo permette di parametrizzare la tabella che contiene i campi CREDAT e UPDDAT per realizzare la sincronizzazione delle dimensioni. |
Riquadro Dossier
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Presentazione
Qui è presente la definizione dettagliata dei campi che possono essere di tipo:
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Campi
I seguenti campi sono presenti in questo folder :
Riquadro Campi
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| Definisce il codice del campo nella tabella dei fatti o la tabella che descrive le dimensioni. Questo codice è quello per il quale il campo viene riconosciuto dal database (è automaticamente post-fissato con i caratteri "_0"). Non è visibile quando si costituiscono dei report di pilotaggio (è il titolo che viene presentato), ma può essere visualizzato se si guardano le sintassi SQL che estraggono i dati del datamart. | |
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| Viene qui definito il tipo del campo che caratterizza il relativo formato di inserimento (numerico, carattere qualsiasi, data...) e dei controlli di coerenza (riferimento ad una tabella ad esempio). I principali tipi generici esistenti sono: A: Alfanumerico | |
| Permette di definire la lunghezza di un campo quando quest'ultimo utilizza un tipo di dati generico la cui lunghezza non è fissata. E' il caso soprattutto dei tipi A e DCB. Per i blob, come per i clob, occorre indicare la lunghezza che sarà quella massima di memorizzazione. La codifica è la seguente:
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| Quando un campo della tabella dei fatti o di dimensioni è di tipo data, e questa è definita come dimensione, viene automaticamente associata ad una tabella di dimensioni chiamata AX3DAT, che è gestita automaticamente. E' possibile indicare qui quali sono le caratteristiche temporali legate alla data alla quale si desidera avere accesso per le analisi. Si fornisce un elenco di caratteri per definirli, sapendo che si hanno le seguenti corrispondenze:
Così, per esempio, YMW significa che si vuole poter avere direttamente accesso all'anno, al mese e la settimana definita dalla data. | |
| Definisce il numero di menu locale associato al campo definito sulla riga. Quando un campo è di tipo menu locale, viene memorizzato sotto forma di un valore numerico (da 1 a 255) corrispondente ad un range di un'intestazione nella tabella chiamataMenù locali, salvata nella tabella dei messaggiAPLSTD. In inserimento o in visualizzazione, si vede, secondo le scelte fatte sull'interfaccia utente:
L'interesse di questo tipo di inserimento è che la lista delle scelte è presentata nella lingua di connessione dell'utente. Ogni numero di menu locale caratterizza la lista delle intestazioni possibili. Per esempio, il menu locale 1 corrisponde alla sceltaNo / Sì in questo ordine. In questo caso particolare, l'interfaccia utente può anche essere la casella da contrassegnare. | |
| Se il campo viene associato ad una tabella diversa, si fonisce qui il numero che l'identifica. | |
| Permette di caratterizzare il dato della tabella di dimensioni. I valori possibili sono:
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| Quando un campo è di tipo Informazione in una tabella di dimensioni, deve essere collegato ad un campo di tipo Dimensione. Si inserisce dunque uno dei campi di tipo Dimensione presenti nella tabella di dimensioni. | |
| Quando il campo è di tipo Dimensione padre, si inserisce qui il codice della dimensione alla quale è collegato. | |
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| Questa formula di calcolo adonix permette di definire la maniera in cui viene alimentato il campo della tabella di dimensioni quando il datamart è aggiornato a partire da un dossier dell'applicativo. Una tale formula può integrare delle costanti, dei campi delle tabelle dichiarate in linea, delle funzioni standard, ma anche delle funzioni definite da uno sviluppatore (con la sintassi func PRG.FUNZIONE). | |
| Un codice attività permette:
Così, se il codice attività non è attivo, l'elemento evidenziato non sarà utilizzabile, e il codice associato (se ne ha) non verrà generato né sarà attivabile. |
Complemento
| Una tabella di dimensione deve disporre di un indice i cui valori di chiavi permetteranno di stabilire la join tra le tabelle dei fatti o le altre dimensioni collegate. Questo campo permette di definire le sue caratteristiche. Si indica qui l'elenco dei campi che compongono l'indice, separato da un '+' se esistono più campi (ad esempio, nella tabella dei siti FACILITY si trova una chiave la cui definizione è LEGCPY+FCY). Un campo ordinato in modo decrescente è preceduto dal segno ''-'' (attenzione, se utilizzato con la lista sinistra). il primo campo che compone un indice è senza segno ed è forzatamente crescente. |
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| Quando questa casella è contrassegnata, un oggetto Numero viene aggiunto nell'universo creato, il che permette di accedere direttamente al numero di righe della tabella di dimensioni (globalmente o su criteri determinati). |
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Funzioni accessibili tramite click destro sul riquadro
Campi
I seguenti campi sono presenti su questa finestra :
Blocco numero 1
| Il codice della tabella deve essere composta da 1 a 10 caratteri (lettere o cifre ma iniziano obbligatoriamente con una lettera). E' un identificatore unica per l'insieme delle tabelle del dizionario dei dati. Le parole riservate di diapason X sono vietate. |
| Corrisponde al nome del campo nella tabella del database (questo nome è automaticamente completato da "_0"). |
| Descrizione associata al codice precedente. |
| Se si rispondeSì sulla riga, si trasferisce il campo selezionato con le sue caratteristiche (tipo, lunghezza....) verso la videata a partire dalla quale la funzione di selezione è stata richiamata. Da notare che, tramita clic destro sulla riga (senza essere inserimento sul campo), è possibile valorizzare aSì oNo le righe a partire dalla riga corrente. |
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Questa funzione permette di aggiungere nel riquadro dei campi, a partire dalla riga corrente, dei campi provenienti da una tabella inserita prima nella testata della finestra che si apre (la tabella di origine viene proposta di default).
Vengono applicati dei valori di default sul riquadro delle righe così ripresi:
Se dei campi hanno lo stesso titolo di un campo da inserire già esistente, non li si inserisce.
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Questa funzione genera un programma, il cui nome è "WMD" seguito dal codice della tabella, e lo compila. Tale programma viene richiamato automaticamente dai programmi di aggiornamento del datamart. |
I seguenti campi sono presenti sulla finestra aperta da questo bottone : Blocco numero 1
Blocco numero 2
Chiudi Questo bottone permette di copiare la definizione della scheda da o verso un altro dossier. |
Questa funzione permette di accedere alla gestione della documentazione, sul primo paragrafo della documentazione (se esiste) associato alla scheda corrente.
Questa funzione permette di accedere alla gestione dei legami. Questa permette di definire dei collegamenti tra la scheda corrente ed altre schede (ad esempio dei collegamenti tra funzioni e parametri). Questi collegamenti, puramente informativi, permettono di alimentare il meccanismo di generazione degli scheletri di documentazione.
Questo menù permette di lanciare una generazione di documentazione. La generazione può essere lanciata anche partendo dal bottone [Generazione] nella parte inferiore della finestra.
Possono essere lanciati tre tipi di generazione, separatamente o simultaneamente:
Gli intervalli proposti di default tengono conto della scheda in corso, ma possono essere modificati in fase di lancio.