Riferirsi alla documentazione di Implementazione
Presentazione
La testata permette di identificare la stampa e di fornire le sue caratteristiche generali.
Chiudi
Campi
I seguenti campi sono presenti in questo folder :
| Codice che identifica la scheda corrente. |
|   |
Chiudi
Presentazione
Vi si trovano le informazione legate alla gestione globale della stampa.
Chiudi
Campi
I seguenti campi sono presenti in questo folder :
Generalità
| Questa casella da contrassegnare permette di attivare o disattivare la scheda corrente senza tuttavia perderne il contenuto. |
| Un codice attività permette:
Così, se il codice attività non è attivo, l'elemento evidenziato non sarà utilizzabile, e il codice associato (se ne ha) non verrà generato né sarà attivabile. |
| Questa descrizione permette di fornire una descrizione alla scheda. |
| Modulo per il quale viene utilizzata la stampa. |
| Si tratta del gruppo di stampa al quale viene associato il report. Grazie a tale informazione, si potrà lanciare la stampa dal menù stampa con il sotto-menù RPTxx (dove xx è il n° dell'elemento del menù locale 97 per il campo «GROUPE»). L'aggiornamento di questa informazione non necessita di protezione tramite codice attività. Gruppo sul quale si fornisce un diritto di accesso nella gestione degli utenti. |
Lingua
| Se questa casella è contrassegnata, significa che la stampa verrà generata in tutte le lingue gestite dal dossier, altrimenti la stampa avverrà solo nella lingua d'origine. |
| Questo campo permette di riservare la stampa ad una lingua; lingua nella quale è stata concepita la stampa. |
Caratteristiche uscita
| Al lancio della stampa, la destinazione è determinata:
Il tipo serve a determinare una destinazione nel caso in cui la formula complemento e la destinazione non fossero indicati. Al lancio della stampa, il supervisore determina la destinazione da uno dei quattro parametri associati al tipo. Ad ogni valore del tipo corrisponde un parametro, nel quale è stata inserita una destinazione:
Osservazione: I valori di questo menù locale 22 sono modificabili. |
| Indica che è possibile stampare questo report su una stampante ZPL. |
| Questo codice permette di identificare la parametrizzazione di una stampante ZPL. E' nececessario per poter stampare su questo tipo di stampante. |
| Indica una scheda destinazione. Questa scheda contiene le caratteristiche di stampa. |
| Se questa casella viene contrassegnata, non è possibile modificare la destinazione al lancio della stampa del report. |
| Il server di stampa è multi-processo, può quindi elaborare in parallelo N richieste. Viceversa, una data stampante può solo stampare un documento alla volta. Ciò equivale a dire che se vengono sottomesse due stampe nello stesso istante sullo stesso server di stampa, con destinazione stessa stampante, tutta la fase di elaborazione Crystal Report delle stampe (query SQL, impaginazione, ecc…) viene parallelizzata, solo la fase di produzione « carta » viene serializzata. Questa opzione permette di rispettare l'ordine di definizione delle stampe nella scheda dizionario o in caso di utilizzo di un parametro di segmentazione. |
| Indicato o meno, questo campo serve alla ricerca di una destinazione per utente e per stampa. Questa destinazione, se trovata, sarà prioritaria rispetto a quella specificata in alto. Al momento della stampa, nell'algoritmo di assegnazione della stampante, questo campo sarà paragonato al complemento definito nella funzione di assegnazione delle stampanti per utente. Esempio : Se per la stampa X, si è definito un complemento con il valore "PAR" corrispondente alla stampante Y e se la formula della stampa X contiene l'espressione "PARAM(sito)", allora, al momento di stampare, se il parametro "sito" è uguale a PAR, la stampante verrà inizializzata a Y. |
Script
| Programmi in cui sarà possibile scrivere dei sotto-programmi complementari alla stampa di questo report. Vengono eseguiti dalla procedura di stampa appena prima di eseguire la stampa Crystal Reports. Permettono di inizializzare delle variabili definite nella parametrizzazione della stampa o eventualmente di preparare dei file prima della stampa, o ancora di aggiornare dei campi nel database (es: flag di stampa). Questi programmi di inizializzazione vengono eseguiti per ogni stampa. Un programma è riservato allo sviluppo standard e l'altro agli specifici. L'aggiornamento del programma specifico non necessità di protezione tramite codice attività. Help sviluppo. |
|   |
Accessibilità
| Questi campi permettono di indicare che la stampa non è eseguibile direttamente dal menù stampa. E' il caso delle stampe che sono direttamente collegate ad una funzione ed i cui valori dei parametri di stampa provengono dalla funzione. |
| L'aggiornamento di queste informazioni non ha bisogno di protezione tramite codice attività. |
|   |
Riquadro Crystal reports
| Vengono stampati da a uno a cinque report consecutivamente durante il lancio della stampa. L'inserimento dei parametri per tutte le stampe viene raggruppato al lancio. Si genera un file per stampa. Si chiameranno: file.ext, file_1.ext, file_2.ext, … file_n.ext. Per ogni stampa, viene indicato l'orientamento (orizzontale/verticale). Il programma di inizializzazione viene eseguito per ogni stampa. |
| Formato orizzontale o verticale. Questa informazione deve essere coerente con quella inserita sulla stampa Crystal Report. Possibilità di avere delle stampe orientate diversamente. L'aggiornamento di questo campo non necessita di protezione tramite codice attività. |
|
|
|
|   |
Autorizzazioni
| Indicare se l'accesso a questa stampa può essere controllato per sito. Se sì, occorrerà indicare rispetto a quale funzione. E' possibile indicare una funzione generica RPTxx dove xx rappresenta il gruppo di stampa. |
|   |
| Questo codice di accesso permette l'autorizzazione o il divieto di esecuzione della stampa per un utente. |
Chiudi
Funzioni accessibili tramite click destro sul riquadro
Chiudi
Presentazione
Questo riquadro permette di definire i parametri necessari all'esecuzione di una stampa Crystal Reports.
Chiudi
Campi
I seguenti campi sono presenti in questo folder :
Riquadro Parametri
| Questo codice sarà utilizzabile sotto Crystal Reports. Una finestra di selezione permette di proporre l'insieme dei parametri già esistenti sulle stampe. Per una stessa nozione, si consiglia riutilizzare gli stessi nomi di parametro. Automatismi e norme per i parametri che esprimono un intervallo inizio e fine: Inserire solo l'intervallo di inizio. Il suo codice deve terminare con il suffisso « deb » o « str ». Il parametro per l'intervallo fine è generato con la stessa radice dell'intervallo inizio ed il suffisso « fin» o « end ». Non appare nel riquadro ma viene trasferito a Crystal. Automatismi e norme per i parametri che esprimono un intervallo inizio e fine: Inserire solo l'intervallo di inizio. Il suo codice deve terminare con il suffisso « deb » o « str ». Il parametro per l'intervallo fine è generato con la stessa radice dell'intervallo inizio ed il suffisso « fin» o « end ». Non appare nel riquadro ma viene trasferito a Crystal. | |
|   | |
| Bisogna definire qui il tipo di campo. I tipi principali sono: A: Alfanumerico | |
| Permette di definire la lunghezza di un campo quando quest'ultimo utilizza un tipo di dati generico la cui lunghezza non è fissata. E' il caso soprattutto dei tipi A e DCB. Per i blob, come per i clob, occorre indicare la lunghezza che sarà quella massima di memorizzazione. La codifica è la seguente:
| |
| Definisce il numero di menu locale associato al campo definito sulla riga. Quando un campo è di tipo menu locale, viene memorizzato sotto forma di un valore numerico (da 1 a 255) corrispondente ad un range di un'intestazione nella tabella chiamataMenù locali, salvata nella tabella dei messaggiAPLSTD. In inserimento o in visualizzazione, si vede, secondo le scelte fatte sull'interfaccia utente:
L'interesse di questo tipo di inserimento è che la lista delle scelte è presentata nella lingua di connessione dell'utente. Ogni numero di menu locale caratterizza la lista delle intestazioni possibili. Per esempio, il menu locale 1 corrisponde alla sceltaNo / Sì in questo ordine. In questo caso particolare, l'interfaccia utente può anche essere la casella da contrassegnare. | |
| Indica se occorre inserire un intervallo di valore. Automatismi e norme per i parametri che esprimono un intervallo inizio e fine: Inserire solo l'intervallo di inizio. Il suo codice deve terminare con il suffisso « deb » o « str ». Il parametro per l'intervallo fine è generato con la stessa radice dell'intervallo inizio ed il suffisso « fin» o « end ». Non appare nel riquadro ma viene trasferito a Crystal. | |
| Indica se il parametro è inseribile o meno al lancio della stampa. | |
| E' possibile inserire un'espressione che sarà interpretata all'inserimento per inizializzare il parametro. | |
|   | |
| E' possibile inserire una formula per controllare l'inserimento di questo parametro. La variabile VALEUR rappresenta il valore del parametro inserito. | |
| Qui è possibile indicare il codice di una tabella di controllo per verificare l'inserimento del parametro. | |
| Permette di inserire il primo elemento di chiave di un oggetto, se tale oggetto ha una chiave a due componenti. Esempio: n° tabella per una tabella diversa. Particolarità per una tabella diversa dipendente: questo campo permette di inserire l'elemento principale della tabella diversa "padre"; in questo caso, il numero della tabella diversa va inserito nella colonna "menù". | |
| Inseribile se il tipo di dati è collegato ad un oggetto. Questo campo permette di definire una o più opzioni di filtro definite nel folder. Il supervisore controlla il valore inserito nel parametro in funzione dei filtri posizionati. Inoltre, la finestra di selezione, tiene conto dei filtri. | |
| Questo codice di accesso permette di impedire l'inserimento e la visualizzazione del parametro. Effettivamente se il campo è indicato, solo gli utenti che hanno questo codice d'accesso con il diritto di modifica potranno modificare il parametro. |
Segmentazione
| Permette di suddividere la stampa in più stampe, allo scopo di migliorare le prestazioni di una stampa molto voluminosa. Si tratta quindi di definire qui il parametro sul quale si dovranno inserire le tranche dei valori presi in considerazione per il frazionamento della stampa. Al lancio della stampa, l'inserimento di queste diverse tranche di valori si farà col tasto destro sul parametro di segmentazione. |
Chiudi
Presentazione
Se la stampa si basa su almeno una tabella di un'altro dossier, si avrà l'obbigo di indicare l'origine dei dati collegata ad ogni dossier supplementare sotto forma di « soluzione;dossier ». Occorre che il dossier sia un dossier collegato nella gestione dossier. Il numero di origini di dati è limitato a 5. Il dossier inserito è infatti un valore di default, in quanto l'origine è modificabile al lancio della stampa. Se la soluzione non è indicata, il supervisore considera la soluzione corrente; ciò vale anche per il dossier. Per raggiungere le tabelle del dossier padre, è possibile utilizzare la variabile GDOSX3, disponibile per ogni prodotto. Per raggiungere le tabelle del dossier di gestione X3 da un'altro prodotto (Warehousing GX, Abel X3, Paghe), le variabili GSOLCPT e GDOSCPT contengono rispettivamente la soluzione e il dossier X3.
In seguito, si indicheranno per ogni origine di dati le tabelle utilizzate nella stampa. Se una tabella non è referenziata, sarà automaticamente associata all'origine di dati del dossier corrente. Da ciò si deduce che le tabelle del dossier corrente non devono essere qui referenziate. Il nome della tabella deve essere quello utilizzato in Crystal; può essere uno pseudonimo, se in Crystal ne esistono. Qui bisogna rispettare un limite di 10 tabelle, limite dovuto al server di stampa. Il nome di una tabella è limitato a 200 caratteri.
Chiudi
Campi
I seguenti campi sono presenti in questo folder :
Riquadro Origine dati
|   |
| Se la stampa si basa su almeno una tabella di un'altro dossier, si avrà l'obbligo di indicare l'origine dei dati collegata ad ogni dossier supplementare sotto forma di « soluzione;dossier ». Occorre che il dossier sia un dossier collegato nella gestione dossier. Il numero di origini di dati è limitato a 5. Il dossier inserito è infatti un valore di default, in quanto l'origine è modificabile al lancio della stampa. Se la soluzione non è indicata, il supervisore considera la soluzione corrente; ciò vale anche per il dossier. Per raggiungere le tabelle del dossier padre, è possibile utilizzare la variabile GDOSX3, disponibile per ogni prodotto. Per raggiungere le tabelle del dossier di gestione X3, da un altro prodotto (Warehousing GX, Abel X3, Paghe), le variabili GSOLCPT e GDOSCPT contengono rispettivamente la soluzione e il dossier X3. |
Riquadro Tabelle
| Tabelle associate ad una delle origini di dati qui sotto per accedere ad un altro dossier. Il numero di tabelle per origine di dati è limitato a 10. Il nome di una tabella è limitato a 200 caratteri. |
|   |
| numero identificativo di una delle origini di dati del riquadro qui in basso. |
| Destiné à figurer sur les états et les écrans dans lesquels le code de la fiche peut être saisi ou sélectionné. Ce texte permet de donner une description de la fiche concernée. |
Chiudi
Seguire le seguenti fasi:
Creare la stampao Crystal, dallo strumento Crystal Designer, sulla postazione client, nella directory RptDev.
Testare la stampa con lo strumento Crystal Designer
Creare la scheda dizionario in X3
Testare la stampa da X3, posizionandosi in modalità "sviluppatore stampa" dal menù Strumenti
Trasferire la stampa sul server, dal dizionario delle stampe, sul campo « nome stampa », tramite menù contestuale.
Seguire le seguenti fasi:
Trasferire la stampa sul client, dal dizionario delle stampe, sul campo « nome stampa », tramite menù contestuale.
Modificare e testare la stampa coin lo strumento Crystal Designer
Testare la stampa da X3, posizionandosi in modalità "sviluppatore stampa" dal menù Strumenti
Trasferire la stampa sul server, dal dizionario delle stampe, sul campo « nome stampa », tramite menù constestuale.
Di default, le seguenti stampe sono associate alla funzione :
AREPORT : Dizionario stampe
Ma ciò lo si può modificare tramite parametrizzazione.
Questo bottone permette di lanciare la stampa corrente direttamente da questa funzione. |
I seguenti campi sono presenti sulla finestra aperta da questo bottone : Blocco numero 1
Blocco numero 2
Chiudi Questo bottone permette di copiare il dizionario di stampa verso un altro dossier. |
Questa funzione permette di accedere alla gestione della documentazione, sul primo paragrafo della documentazione (se esiste) associato alla scheda corrente.
Questa funzione permette di accedere alla gestione dei legami. Questa permette di definire dei collegamenti tra la scheda corrente ed altre schede (ad esempio dei collegamenti tra funzioni e parametri). Questi collegamenti, puramente informativi, permettono di alimentare il meccanismo di generazione degli scheletri di documentazione.
Questo menù permette di lanciare una generazione di documentazione. La generazione può essere lanciata anche partendo dal bottone [Generazione] nella parte inferiore della finestra.
Possono essere lanciati tre tipi di generazione, separatamente o simultaneamente:
Gli intervalli proposti di default tengono conto della scheda in corso, ma possono essere modificati in fase di lancio.
Oltre ai messaggi generici, i seguenti messaggi d'errore possono apparire al momento dell'inserimento :
Si cerca di cancellare una scheda dizionario per una stampa che è utilizzata in questa funzione.
Si cerca di cancellare una scheda dizionario per una stampa che è utilizzata in questo oggetto.
Quando si precisa una destinazione il cui output è una stampante, il tipo inserito sulla videata deve essere coerente con quello della scheda destinazione.
Si cerca di copiare una stampa Crystal Report dal server sul client, ma la stampa non viene trovata sul server. Questo stesso controllo esiste per la copia dal client verso il server.
Si cerca di copiare una stampa Crystal Report dal server sul client, ma la stampa è già presente sul client. Questo stesso controllo esiste per la copia dal client verso il server.
Un codice parametro deve essere univoco per una stampa.
La lunghezza di una variabile è controllata in funzione del proprio tipo.
Tipo | Lunghezza massima |
Descrizione | 30 |
Intero breve | 4 |
Intero lungo | 8 |
Caratteri | 250 |
Data | 4, 6 o 8 (lunghezza autorizzata) |
Decimale | 32 (per la parte intera e decimale) |
Un menù locale associato ad un parametro non deve essere compreso nella tranche da 100 a 200 (valori compresi).
Il menù locale associato al parametro non è definito in quanto tale.
Il codice parametro inserito per il segmento deve esistere nel riquadro dei parametri.
Il dossier/soluzione definito nell'origine di dati non è dichiarato, nella scheda del dossier corrente, nel folder legame.