Sviluppo > Strumenti > Patch > Creazione patch 

Questa funzione permette di creare un archivio contenente degli sviluppi creati in un determinato dossier (il dossier corrente di default), così come un certo numero di elementi di parametrizzazione. E' particolarmente interessante se si desidera riportare su un dossier di gestione tutte le modifiche coerenti fatte sul dossier di parametrizzazione o di test.

Oltre alle possibilità di raggruppamento di un insieme di elementi, questa generazione di patch permette di liberarsi da un vincolo di server unico o di server interconnessi che necessita l'utilizzo del bottone Copia.

Il principio di questa funzione è di estrarre degli elementi dal dizionario di dati di un dossier, ma anche dei dati (in principio, dei dati di parametrizzazione in quantità limitata, poiché questo formato non è molto compatto). L'insieme degli elementi così estratti viene salvato in un file che può allora essere reintegrato in un altro dossier utilizzando la funzione di integrazione di patch. L'aspetto multilingue del dizionario è gestito da questo strumento, i messaggi legati agli elementi in patch possono essere trasferiti in più lingue.

Ogni elemento estratto è identificato contemporaneamente da un codice che definisce il tipo di elemento di patch (una videata, una stampa, dei dati di una tabella...) e da un elemento di informazione complementare (il codice della videata, dell'oggetto, un criterio di selezione...)

Questa funzione viene utilizzata:

  • dai gruppi di sviluppo dello standard per creare delle patch correttive o consegnare funzionalità complementari.
  • dai distributori che hanno sviluppato dei verticali per installare dei moduli complementari.
  • dagli sviluppatori per trasferire degli specifici realizzati.

Gestione videata

Videata di inserimento

Presentazione

Nella videata di inserimento, si definiscono:

  • i parametri generali della patch
  • i codici lingua per i quali va effettuata l'estrazione dei testi.
  • l'elenco degli elementi da patchare in un riquadro.

L'inserimento si effettua in un solo folder.

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Campi

I seguenti campi sono presenti in questo folder :

File

  • campo AW

 

  • Tipo di destinazione (campo TYPEXP)

 

  • Nome del file (campo VOLFIL)

 

Tipo patch

  • Tipo patch (campo TYPPTC)

Il tipo di patch può assumere i seguenti valori:

  • Standard: è una patch che può essere installata su un elenco di dossier che sarà fornito all'integrazione, questo elenco integra innanzitutto il dossier supervisore. Nella maggior parte dei casi (compresi gli sviluppi specifici e verticali), è il tipo patch da utilizzare. In effetti, la consegna di sviluppi specifici o verticali non è condizionata dal tipo patch, ma dall'elenco dei codici attività che sono forniti nel riquadro corrispondente.
  • Supervisore: è una patch che sarà integrata solo nel dossier supervisore. Questo tipo viene utilizzato quando si vogliono integrare degli elementi di pre-parametrizzazione (modelli import/export, movimenti automatici, regole di Workflow...) che possono essere stati modificati nei diversi dossier. Per evitare di cancellare le modifiche effettuate, si aggiornerà soltanto il dossier supervisore. Ciò permette di ottenere dei valori di parametrizzazione aggiornati in caso di creazione di un nuovo dossier, e inoltre permette degli aggiornamenti manuali tramite copia in ogni dossier dopo aver utilizzato gli strumenti di confronto esistenti.
  • Verticale: è una patch identica alla patch standard, ma permette, quando una videata è patchata, di eliminare le azioni verticali (SPV) non presenti nella patch.
  • Specifico : è una patch identica alla patch standard ma permette, quando una videata è patchata, di eliminare le azioni specifiche (SPE) non presenti nella patch.
  • Add-on: è una patch dedicata agli add-on. Permette di conservare le azioni su campi verticali (SPV) e le azioni specifiche (SPE).

Nelle versioni precedenti, si utilizzava un tipo di patch SPX per eliminare un'azione SPE presente in una videata. A partire dalla versione 150, questi due ultimi tipi di patch, molto più flessibili, permettono di riaggiornare le azioni SPE (che esistevano precedentemente) e le azioni SPV (che sono nuove).

Nota importante: Le patch che contengono degli elementi di documentazione sono elaborate in modo un po' particolare, descritto nell'allegato corrispondente.

Riquadro Lingue

Questo riquadro permette di definire le lingue che si intendono patchare.

Infatti, tutti i testi del dizionario di dati (definiti dal codice tipo ATX) vengono memorizzati in una tabella separata (la tabella ATEXTE) e sono identificati da un numero (minore di 100.000 per i testi standard, e maggiore per gli altri). Questi testi sono trasmessi tramite patch nel proprio formato letterale (il numero non ha senso poichè può variare) nelle diverse lingue. L'elenco delle lingue utilizzate per includere i testi è quindi fornito da questo riquadro.

Blocco numero 6

  • Commento (campo COMMENT)

Questo commento informativo permette di descrivere il file patch (dal punto di vista della sua finalità o del suo contenuto). Sarà visibile nella traccia dell'integrazione della patch.

E' il nome del dossier a partire dal quale verranno estratti gli elementi della patch.

  • [Release minimum] (campo VERSION)

Questo codice versione minima permette di evitare di integrare la patch in un'applicazione di versione inferiore.

  • Prodotto (campo PRODUIT)

Codice non inserito che identifica il software Sage X3 da dove viene estratta la patch.

Riquadro Oggetti

  • Tipo (campo TYPOBJ)

Questo riquadro permette di inserire un elenco di oggetti da patchare. Questo elenco è identificato da un tipo di oggetto ed un nome. La definizione dei diversi tipi ed il significato del nome sono forniti in allegato.

  • Nome oggetto (campo NOMOBJ)

Si inserisce in questo campo la chiave dell'elemento di cui si è inserito il codice, o un complemento di informazione (condizione nel caso di una patch di dati). Si noti che se la chiave della scheda da patchare è in più parti, queste sono separate dal carattere tilde ( ~ ).

  • Descrizione (campo INTITOBJ)

Permette di definire una descrizione associata ad ogni scheda.

Riquadro Codici attività

Questo riquadro permette di inserire un elenco di codici attività specifici o verticali (ad es. che cominciano per X, Y o Z).

Non appena si intende creare una patch che integri sviluppi di questo tipo, è obbligatorio definire i codici attività interessati. Infatti, gli elementi del dizionario che vertono sui codici attività specifici non elencati saranno ignorati nell'integrazione della patch. Questa precauzione è obbligatoria, perché altrimenti una patch standard non sarebbe in grado di aggiornare un oggetto sottomesso ad un codice attività specifico. E' precisamente il fatto che nessun codice attività specifico sia fornito in testata in una patch standard che permette di gestire questa cosa.

Questi codici attività non sono quindi un mezzo per filtrare l'estrazione degli oggetti della patch, ma un mezzo per indicare che gli elementi sottomessi a questi codici attività specifici saranno aggiornati all'integrazione della patch. Il caricamento degli elementi sottomessi a questi codici attività potrà essere effettuato tramite una funzione accessibile con clic destro nel riquadro che definisce il contenuto della patch.

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Funzioni accessibili tramite click destro sul riquadro

Precaricamento

Questa funzione permette di prealimentare il riquadro con tutti gli elementi del dossier sottomessi ai codici attività elencati nel riquadro corrispondente.

Azione deviazione STANDARD

Questa funzione permette di verificare se l'oggetto della riga corrente è o meno identico tra due dossier. Si apre allora una finestra per inserire i due codici dossier. Una volta alimentata la finestra, avviene il confronto, il cui risultato è visibile in una finestra di traccia. Se il nome dell'elemento non appare come differente, i due elementi sono identici nei dossier confrontati.

Nota: è possibile che il confronto non sia possibile su alcuni tipi di oggetti; in questo caso un messaggio lo segnala nella traccia.

Azione deviazione STANDARD

Questa funzione permette di verificare se l'insieme degli oggetti che si trovano nella patch sono o meno identici tra due dossier. Si apre allora una finestra per inserire i due codici dossier. Una volta alimentata la finestra, avviene il confronto, il cui risultato è visibile in una finestra di traccia.

Azione deviazione STANDARD

Questa funzione permette di richiamare un modello di parametrizzazione, allo scopo di alimentare una lista di patch di tipo AAA (una riga per modello di dati indicato nella videata).

Attenzione tuttavia: contrariamente al funzionamento ottenuto quando si parte dalla funzione di copia di parametrizzazione, qui vengono generate solo le righe AAA (la riga APH che descrive il modello non è inclusa). Poiché l'inserimento del codice legislazione non viene effettuato a questo stadio, ogni filtro legislazione verrà mal applicato in questa sede.

E' comunque possibile generare una riga AAA per un modello di dati unitari, tramite clic destro Modello di dati sul campo Nome oggetto. Si accede allora ad una finestra di selezione che permette di scegliere il modello, la legislazione, la chiave o la formula di selezione, allo scopo di creare una riga che integri tutti gli elementi.

 

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Tipi di elementi che è possibile patchare

Questo riquadro permette di inserire un elenco d'oggetti da patchare. Questo elenco è identificato da un tipo di oggetto ed un nome. La definizione dei diversi tipi ed il significato del nome sono forniti qui di seguito. La colonna Range permette di conoscere l'ordine nel quale si presentano i tipi di elementi nella patch (vedere paragrafo qui in basso). Gli elementi che hanno il range 100 nel riquadro vengono sempre posizionati alla fine della patch (nell'ordine alfabetico dei codici degli elementi).

Codice

Significato

Nome

Posizione

AAA

Righe provenienti da un modello di parametrizzazione

Formato particolare, vedere paragrafo corrispondente

100 

ABA

Schedulazione batch

Codice schedulazione

46

ABF

Tabella dei fatti BI

Codice della tabella

54

ABG

Gruppi di job

Codice del gruppo

47

ABI

Dimensione BI

Codice della dimensione

55

ABM

Datamart BI

Codice del datamart

56

ABO

Stampa Business Objects

Codice della stampa

58

ABT

Job batch

Codice del job

45

ABV

Regola di sincronizzazione BI

Codice della regola

57

ACL

Tabella di controllo

Codice della tabella

18

ACN

Consultazione

Codice della consultazione

36

ACS

Codici di accesso

Elaborato sotto forma di condizione (CODACS="valore")

14

ACT

Azione

Codice dell'azione

16

ACV

Definizione di un codice attività

Codice attività

1

ADC

Descrizione di un programma (dizionario)

Nome del programma

9

ADF

Legami di documentazione

Tipo ~ Codice dell'elemento

50

ADI

Contenuto di una tabella diversa

Numero della tabella

24

ADO

Help funzionale (tutti i paragrafi)

Tipo ~ Codice dell'help

49

ADP

Parametro (contemporaneamente la sua definizione ed il suo valore se ne esistono a livello generale)

Codice del parametro

32

ADV

Parametrizzazione di una tabella diversa

Numero della tabella

23

ADX

Programma (unicamente sotto forma compilata)

Nome del programma

11

ADZ

Help su campo

Codice dell'help

48

AEN

Concatenamento di import/export

Elaborato sotto forma di condizione (CODICE="valore")

35

AFC

Funzione

Codice della funzione

17

AGB

Variabile globale

Nome della variabile

20

AHH

Gerarchia BI

Codice gerarchia

59

AHI

Formule di cancellazione

Codice della formula

7

AII

Condizione predefinita BI

Codice condizione

60

ALH

Consultazioni

Codice della consultazione

51

ALQ

Consultazioni SQL

Codice della consultazione SQL

52

ALT

Consultazione grafica

Codice della consultazione

53

AMK

Videata

Codice della videata

28

AML

Menù locale

Numero del menù locale

2

ANG

Navigazione

Codice della navigazione

10

ANM

Definizione di un contatore

Codice del contatore

15

ANT

Parametrizzazione widget Netvibes

Codice oggetto per widget

65

AOB

Definizione di oggetto

Codice dell'oggetto

30

AOE

Modello import/export

Codice del modello

34

AOP

Proprietà di oggetto

Codice dell'oggetto

31

APH

Modelli di parametrizzazione

Codice del modello

100

APR

Processo grafico

Codice processo

63

ARP

Definizione di stampa nel dizionario

Codice della stampa

29

ASL

Stile condizionale

Elaborato sotto forma di condizione (COD="valore")

19

ASU

Descrizione di un sotto-programma nel dizionario

Nome del sotto programma

21

ASY

Stile di presentazione

Codice stile

61

ATB

Definizione di una tabella (il contenuto non viene trasferito, l'aggiornamento della struttura avviene senza perdere i dati comuni)

Codice della tabella

25

ATN

Transazioni

Codice della transazione

8

ATY

Tipo di dati

Codice del tipo

22

AUR

URL

Codice dell'URL

27

AVW

Vista

Codice della vista

26

AWA

Regola Workflow

Codice della regola Workflow

43

AWE

Web service

Nome di pubblicazione

64

AWI

Definizione di finestra

Codice della finestra

33

AWM

Modello di dati Workflow

Codice modello

41

AWR

Regola di assegnazione Workflow

Codice della regola di assegnazione

42

 AWW

Parametrizzazione del piano di lavoro Workflow

Codice del piano di lavoro

44

BIA

 Oggetti BIAR

Codice oggetto

4

ELT

Elemento dell'interfaccia client (xsl, immagine, file diversi)

Percorso del file

3

ETA

Stampa Crystal Reports (file con estensione rpt)

Nome della stampa

13

EXE

Richiesta di esecuzione di un programma

Nome del programma

6

GAU

Movimenti automatici

Codice del movimento

40

PS1

Attivatore statistico

Codice dell'attivatore

37

PS2

Codice statistica

Codice statistica

38

TAB

Struttura e contenuto completo di una tabella (esclusa la sua definizione « dizionario »).
La patch globale di una tabella è un salvataggio sequenziale di questo file: come un .dat di un salvataggio di tabella nella directory SVG. Tutti i legami su questa tabella non vengono presi in considerazione ed in particolare i testi traducibili contenuti nella tabella ATEXTRA.

Codice della tabella

39

TFO

Tabella delle formule

Codice formula

62

TRT

Sorgente di un programma (il programma sarà compilato alll’installazione della patch)

Nome del programma

12

TXT

File testo (nella directory TXT)

Nome del testo

5

Abbreviazione di una tabella

Contenuto parziale della tabella

Condizione di estrazione (espressa sotto forma di una istruzione Where)

100

Osservazioni importanti

Trasferimento totale dei dati di una tabella

Il codice TAB permette di trasferire i dati della tabella, ricaricandola nel database con la sua struttura ed i suo dati. In compenso, non si creano gli elementi del dizionario che riguardano questa tabella, cosa che può non apparire come visibile. Questo codice è utile quando si desidera ricaricare una tabella già creata nei dossier da patchare e che non ha cambiato di struttura. Se non è questo il caso, bisogna mettere due righe nella definizione della patch: la prima riguarda la definizione della tabella (ATB XXXXX), la seconda il suo contenuto (TAB XXXXX). Anche se non si inseriscono in questo ordine, la funzione di patch le sistemerà in questo ordine. All'integrazione della patch, la tabella sarà creata nel dizionario e nel database se non esiste (altrimenti, la sua struttura sarà aggiornata se è cambiata). Poi avverrà il ricaricamento della tabella con i dati.

Trasferimento parziale dei dati di una tabella

La possibilità di trasferire il contenuto parziale di una tabella è ottenuta indicando nella colonna tipo l'abbreviazione della tabella ed indicando nella colonna Nome una condizione logica che sarà utilizzata per l'estrazione dal dossier di partenza e per l'integrazione nel dossier di destinazione. E' importante notare che i dati così estratti potranno modificare dei dati esistenti con le stesse chiavi o crearne di nuovi. Però, per ragioni di sicurezza, in nessun caso, ci sarà cancellazione di dati al momento dell'integrazione della patch. Così, ad esempio, se si considera la seguente situazione, per la tabella dei paesi (di abbreviazione TCY):

Dossier di partenza

Dossier di destinazione

Codice paese

Nome paese

Codice paese

Nome paese

AD

Andorra

AD

Andorra

AE

Emirati Arabi Uniti

AF

Afghanistan

AL

Albania

AL

Germania

AR

Argentina

AU

Australia

BE

Belgio

BE

Belgio

 

 

Se nella patch si indica una riga con TCY e la condizione CRY="AL", la patch conterrà solo la riga corrispondente al paese Albania e l'integrazione della patch nel dossier di destinazione riscriverà AL, Germania per sostituirla con AL, Albania.

Se nella patch si indica una riga con TCY e la condizione pat(CRY,"A*"), la patch conterrà le 4 righe AD, AE, AF e AR. All'integrazione, si creerà la scheda AE, Emirati Arabi Uniti, la scheda AR, Argentina, si sostituirà AL, Germania con AL, Albania e si manterrà A, Afghanistan, e AU, Australia, che non erano stati consegnati, ma esistevano già nel dossier di destinazione.

Se nella patch si indica una riga con TCY e la condizione find(CRY,"AD","AE","AL"), il risultato sarebbe stato lo stesso, salvo per quello che riguarda AR, Argentina, che non sarebbe stato trasferito.

La sola maniera di cancellare dei dati consiste:

  • Sia nel sostituire globalmente il contenuto di una tabella completa (patch di tipo TAB)
  • Sia nel consegnare un programma con il codice EXE (vedere qui sotto). Per esempio, si volesserro conservare nell'elenco dei paesi che cominciano per A solo i paesi di codice AD, AE, AL, si sarebbe consegnato un programma (chiamato per esempio MAJPATCHnnn) contenente le righe descritte nell'esempio qui di seguito.

Esecuzione di un programma

Un caso particolare deve essere menzionato: il codice EXE, che permette di dare il nome di un programma da eseguire. Questo programma viene eseguito a fine integrazione di patch (può già esistere o essere consegnato nella patch stessa, poichè l'esecuzione non si fa che alla fine dell'integrazione).

Tale programma deve integrare un sotto-programma PATCH, con un argomento che è il codice dossier. E' questo sotto-programma che sarà eseguito. Così, per il caso sopracitati, si otterrebbe il programma seguente:

Subprog PATCH(NOMDOS)
Value Char NOMDOS
Local File =NOMDOS+".TABCOUNTRY" [TCU]
Trbegin [TCU]
Delete [TCU] Where pat(CRY,"A*")=1 & find(CRY,"AD","AE","AL")=0
Commit
End

Così come lo si vede qui sopra, è dunque necessario dichiarare le tabelle in questo sotto-programma tenendo chiaramente conto del fatto che devono essere dichiarate su un dossier che non è necessariamente il dossier corrente (è la sintassi a sintassi Local File = NOMDOS + ".NOMTABLE" che l’assicura)

Programmi generici da eseguire

Quando si effettuano delle patch su elementi modello dell'interfaccia utente (videate modello utilizzate per creare delle finestre di transazione), è necessaria una rivalidazione delle videate in questione.

Tale rivalidazione può essere eseguita dichiarando, nella manutenzione, l'esecuzione del programma appropriato. Qui avanti vengono presentati i programmi standard da lanciare secondo il tipo di elemento patchato:

 Elemento patchato

Programma
da lanciare

Risultato

Videata utilizzata come base di una consultazione parametrizzabile

SUBGTC

Validazione di tutte le videate di consultazione

Stili di presentazione

SUBASY

Generazione degli stili

Transazione sistema

SUBAMI

Validazione delle transazioni sistema

Parametri statistiche

SUBPS2

Rivalidazione di tutte le statistiche

Videata di base di una transazione sull'oggetto XXX

SUBXXX

Rivalidazione delle transazioni associate all'oggetto

E' importante notare che questo tipo di funzionalità è realizzabile anche in specifico (è sufficiente aggiungere il sottoprogramma PATCH così come indicato nel paragrafo precedente).

Patch di documentazione

La struttura dei dati della documentazione è un po' particolare. Infatti, in creazione o rivalidazione di dossier, si applicano di default le regole seguenti:

  • testi e file della documentazione (tabelle ADOCBLB e ADOCCLB) sono alimentati nel dossier supervisore e non vengono trasferiti nel dossiers dipendente (ma è possibile creare dei testi di help locali ad un dossier che verranno allora salvati in locale).
  • la struttura della documentazione (legami di documentazione, che sono praticamente degli elementi del dizionario, e struttura dei paragrafi) viene memorizzata in ogni dossier e copiata nei dossier situati sotto in caso di rivalidazione (con il rispetto di codici attività verticali o specifici che avrebbero potuto essere definiti in un dossier figlio).

Così, quando si integra una patch di documentazione (tipo ADO), il principio è il seguente:

  • la struttura della documentazione è integrabile in tutti i dossier elencati in fase di applicazione della patch, indipendentemente dal tipo di patch (in funzione dell'elenco dei dossier fornito all'integrazione).
  • testi e file sono integrati solamente nel dossier supervisore se il tipo di patch è Supervisore (ciò che avviene per le patch di documentazione standard). Se il tipo di patch è diverso, testi e file possono essere integrati in tutti i dossier.
  • la patch di tipo ADF (legami) è integrabile in tutti i dossier, anche se la patch è di tipo Supervisore.

Nomi dei file di patch

L'integrazione di patch verifica la sequenzialità di passaggio dei file di patch, nel momento in cui questi contengono una sequenza numerica nel loro nome. Si consiglia di chiamare i file di patch utilizzando un nome definito sotto la forma X_yyyy_zzz.dat, con i seguenti significati:

  • X è un carattere (diverso da P, perchè P è utilizzato per le patch standard) che identifica il tipo di patch
  • yyyy è un numero sequenziale (che comincia in principio con 0001).
  • zzz è un identificativo della versione da integrare.

Se si applica questa norma, al momento dell'integrazione di un insieme di file di patch in una directory, saranno effettuati i seguenti controlli :

  • non si mescolano in una stessa integrazione dei file generati da versioni diverse
  • non si salta il numero sequenziale se delle patch identificate dallo stesso carattere e dallo stesso numero di versione sono già stati integrati. Così, per esempio, se la patch Z_0005_150.dat è stata integrata e se si tenta di integrare la patch Z_0007_150.dat senza avere prima integrato la patch Z_006_150.dat, un errore sarà segnalato all’integrazione.

Ordine degli elementi in un file di patch

Quando si crea un file di patch, la norma vuole che si faccia in modo che gli elementi che vi si trovano formino un tutto la cui applicazione lasci un dossier in una situazione coerente. In particolare, se si crea una nuova funzione con patch, e questa funzione è definita da un'azione, una finestra, una videata, una tabella e due programmi, appare logico che l'insieme di questi elementi sia presente nella patch.

Quando un insieme di elementi viene utilizzato per formare un file di patch, la funzione di creazione sistema tali elementi in un ordine preciso di tipi, allo scopo non avere errori all'integrazione. Infatti, se ad esempio si integra una finestra prima delle videate che la compongono, si otterrà un errore Videata inesistente durante la sua validazione. Così, si integrano prima di tutto i tipi di dati prima di videate e tabelle, le videate prima delle finestre, e così via.

L'ordine utilizzato in fase di generazione della patch corrisponde alla posizione fornita nel riquadro sopra. E' anche l'ordine proposto che appare nella funzione di patch automatica.

Occorre tuttavia osservare che non è possibile risolvere tutti i possibili conflitti. Infatti, per prendere un esempio, un tipo di dati può far riferimento ad un'azione, che può far riferimento ad una finestra, che può far riferimento ad una videata, che può far riferimento a questo tipo di dati. Per risolvere questo tipo di conflitto (raro), può essere necessario scomporre il file patch in due file (il primo contenente tutti gli elementi con un tipo di dati che non fa riferimento all'azione, il secondo contenente il tipo di dati che integra l'azione, ad esempio).

Elementi del dizionario non patchati

Quando si installa una patch contenente degli elementi del dizionario, bisogna notare che alcuni campi, considerati come elementi parametrizzabili del dizionario, vengono rispettati nonostante eventuali protezioni con codice attività di cui potrebbero beneficiare. E' il caso ad esempio di una destinazione di default in una stampa.

Si troverà in un allegato tecnico il dettaglio dei campi rispettati.

Formato particolare degli elementi AAA

Una patch di tipo AAA corrisponde ad una riga proveniente da un modello di parametrizzazione. Utilizza un formatto particolare per il codice dell'elemento. Tale formato è uno dei due seguenti formati:

MODELLO~COD_LEG~COD_TRS~='FORMULA_SELEZIONE'

MODELLO~COD_LEG~COD_TRS~CHIAVE~SOTTO_CHIAVE~SOTTO_SOTTO_CHIAVE...

In queste righe:

  • MODELLO corrisponde al modello di dati utilizzato per descrivere le tabelle da estrarre
  • COD_LEG corrisponde al codice legislazione, che può essere vuoto (si avranno allora due ~ successivi)
  • COD_TRS corrisponde al codice transazione, che può anch'esso essere vuoto
  • FORMULA_SELEZIONE è una condizione di filtro. Ogni stringa di testo deve essere espressa "tra doppi apici", poiché la formula è delimitata 'da singoli apici'.
  • CHIAVE~SOTTO_CHIAVE~SOTTO_SOTTO_CHIAVE (dove il numero di sotto-chiavi è variabile) corrisponde al caso particolare in cui si vuole semplicemente selezionare un valore di chiave corrispondente alla tabella principale del modello. Questo tipo è possibile solo quando si richiama un modello (codice AAA) dalla creazione patch, e quando si apre la finestra che permette di conseguenza di selezionare il modello ed indicare la chiave per ricerca diretta.

Stampe

Di default, le seguenti stampe sono associate alla funzione :

 PRTSCR : Stampa Videata

Ma ciò lo si può modificare tramite parametrizzazione.

Job batch

Questa funzione può essere lanciata in batch. Il job standard ZPATCHC è previsto per questo.

Bottoni specifici

Questa funzione permette di richiamare l'elenco degli elementi contenuti in un file patch, allo scopo di completarlo all'occorrenza e di ricreare un file patch. La finestra che si apre permette allora di selezionare il file patch da leggere.

Messaggi di errore

Oltre ai messaggi generici, i seguenti messaggi d'errore possono apparire al momento dell'inserimento :

…. : directory inesistente

Il percorso d'accesso al file patch non esiste

Tipo oggetto errato

Il tipo di oggetto non corrisponde né ad un tipo di oggetti predefiniti, né all'abbreviazione di una tabella esistente.

Dizionario ... XXX scheda inesistente

Si è tentato di estrarre un oggetto dal dizionario che non esiste

Valore errato

La condizione di estrazione associata all'estrazione dei dati di una tabella è sintatticamente errata.

Tabelle utilizzate

SEEREFERTTO Riferirsi alla documentazione di Implementazione